Le fondazioni di origine bancaria italiane stanno per compiere venti anni. Trascorsa una prima travagliata fase di assestamento − quando il contesto economico e normativo era in continuo, tumultuoso divenire − è probabilmente giunto il momento di "fare il punto" su queste impor-tanti realtà. A loro va certamente riconosciuto un ruolo di primo piano nell'ambito del vasto, multiforme e variegato mondo delle organizzazioni operanti nel cosiddetto terzo settore, dette anche aziende non-profit. Si tratta, invero, di espressioni del privato sociale: costituiscono indub-biamente una manifestazione della libera iniziativa di soggetti privati che tuttavia si caratterizza per una forte connotazione sociale. Sono aziende – perché, come molta autorevole letteratura ha dimostra-to, non vi è da dubitare in merito al loro grado di aziendalità – che ope-rano con finalità istituzionali specifiche, in condizioni particolari, sog-giacendo a vincoli speciali. È quindi naturale che presentino caratteri-stiche peculiari che tuttavia devono essere lette ed interpretate secondo i classici paradigmi della scienza economico-aziendale. Finora le fondazioni di origine bancaria sono state studiate soprattutto sotto il profilo giuridico – probabilmente a motivo del vivace dibattito seguito alle continue evoluzioni normative che le hanno interessate − e meno dal punto di vista economico-aziendale. Il presente lavoro si propone pertanto di illustrare peculiarità e con-dizioni operative delle 88 fondazioni di origine bancaria italiane, con specifico riferimento al processo di gestione, al bilancio di esercizio ed ai risultati operativi. In specie, come avremo modo di illustrare compiu-tamente nel corso dell'opera, ci siamo proposti di analizzare i risultati gestionali e le politiche riguardanti le scelte erogative delle fondazioni di origine bancaria. Per quanto concerne i risultati gestionali, ci è parso interessante in-vestigare le diverse politiche di investimento dell'ingente patrimonio gestito e i (correlati) risultati conseguiti, evidenziando efficacia e, so-prattutto, efficienza delle diverse soluzioni adottate. In secondo luogo si è ritenuto significativo ricostruire il quadro complessivo delle politiche erogative, ossia esaminare le scelte di de-stinazione delle risorse ricavate dalla gestione del patrimonio. Se ne ricava così una mappatura – piuttosto interessante a nostro avviso – delle scelte e delle relative ricadute (settoriali e territoriali) di questi importanti soggetti istituzionali.

Le fondazioni di origine bancaria. Risultati della gestione del patrimonio e analisi delle politiche erogative.

MADONNA, Salvatore;RISALITI, Gianluca
2012

Abstract

Le fondazioni di origine bancaria italiane stanno per compiere venti anni. Trascorsa una prima travagliata fase di assestamento − quando il contesto economico e normativo era in continuo, tumultuoso divenire − è probabilmente giunto il momento di "fare il punto" su queste impor-tanti realtà. A loro va certamente riconosciuto un ruolo di primo piano nell'ambito del vasto, multiforme e variegato mondo delle organizzazioni operanti nel cosiddetto terzo settore, dette anche aziende non-profit. Si tratta, invero, di espressioni del privato sociale: costituiscono indub-biamente una manifestazione della libera iniziativa di soggetti privati che tuttavia si caratterizza per una forte connotazione sociale. Sono aziende – perché, come molta autorevole letteratura ha dimostra-to, non vi è da dubitare in merito al loro grado di aziendalità – che ope-rano con finalità istituzionali specifiche, in condizioni particolari, sog-giacendo a vincoli speciali. È quindi naturale che presentino caratteri-stiche peculiari che tuttavia devono essere lette ed interpretate secondo i classici paradigmi della scienza economico-aziendale. Finora le fondazioni di origine bancaria sono state studiate soprattutto sotto il profilo giuridico – probabilmente a motivo del vivace dibattito seguito alle continue evoluzioni normative che le hanno interessate − e meno dal punto di vista economico-aziendale. Il presente lavoro si propone pertanto di illustrare peculiarità e con-dizioni operative delle 88 fondazioni di origine bancaria italiane, con specifico riferimento al processo di gestione, al bilancio di esercizio ed ai risultati operativi. In specie, come avremo modo di illustrare compiu-tamente nel corso dell'opera, ci siamo proposti di analizzare i risultati gestionali e le politiche riguardanti le scelte erogative delle fondazioni di origine bancaria. Per quanto concerne i risultati gestionali, ci è parso interessante in-vestigare le diverse politiche di investimento dell'ingente patrimonio gestito e i (correlati) risultati conseguiti, evidenziando efficacia e, so-prattutto, efficienza delle diverse soluzioni adottate. In secondo luogo si è ritenuto significativo ricostruire il quadro complessivo delle politiche erogative, ossia esaminare le scelte di de-stinazione delle risorse ricavate dalla gestione del patrimonio. Se ne ricava così una mappatura – piuttosto interessante a nostro avviso – delle scelte e delle relative ricadute (settoriali e territoriali) di questi importanti soggetti istituzionali.
2012
9788866590132
Fondazioni bancarie; Analisi economico-finanziarie; Bilancio; aziende erogative
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