L’area Centrale e Meridionale della Sicilia è caratterizzata da estesi affioramenti di rocce terrigene prevalentemente argillose e rocce evaporitiche legate alla crisi climatica del messiniano, che condizionano fortemente le caratteristiche qualitative e quantitative delle risorse idriche. Soprattutto la qualità delle acque superficiali e sotterranee dipendono dalla natura mineralogico-petrografica e dalla geometria delle formazioni geologiche presenti. Le sequenze litologiche interessate dalla presente indagine riguardano la successione sedimentaria dal Miocene all’attuale. Tali litologie sono interessate da un sistema di pieghe ed in prossimità della fossa tettonica Catania-Gela sono state coinvolte negli eventi collisionali tardorogeni (Pliocene medio) che hanno prodotto la falda Tardorogena plio-pleistocenica di Gela. In seguito al sollevamento dell’area settentrionale della Sicilia durante la creazione della catena Appenninica Siciliana si hanno due fenomeni: a) il riempimento del bacino centro-meridionale dalle rocce prodotte dallo smantellamento delle aree emerse e deposizione dei sedimenti di natura argillosa, argilloso-sabbiosa, sabbiosa, conglomeratica e calcarenitica; b) la chiusura, nel Messiniano, del mare Mediterraneo presso l'attuale stretto di Gibilterra. Per l’elevata evaporazione e gli scarsi apporti fluviali, le acque intrappolate all’interno del bacino si arricchirono in sali con la deposizione dei terreni evaporitici, che dal basso verso l’alto sono caratterizzati da terreni che riflettono la solubilità dei sali e precisamente si passa dalla deposizione del carbonato di calcio noto come “calcare di base” che costituisce la parte basale della successione evaporitica ai gessi e quindi al sale.
Geologia del territorio in esame: Formazione Gessoso-Solfifera, Complesso evaporitico inferiore
VACCARO, Carmela;RAPTI, Dimitra
2006
Abstract
L’area Centrale e Meridionale della Sicilia è caratterizzata da estesi affioramenti di rocce terrigene prevalentemente argillose e rocce evaporitiche legate alla crisi climatica del messiniano, che condizionano fortemente le caratteristiche qualitative e quantitative delle risorse idriche. Soprattutto la qualità delle acque superficiali e sotterranee dipendono dalla natura mineralogico-petrografica e dalla geometria delle formazioni geologiche presenti. Le sequenze litologiche interessate dalla presente indagine riguardano la successione sedimentaria dal Miocene all’attuale. Tali litologie sono interessate da un sistema di pieghe ed in prossimità della fossa tettonica Catania-Gela sono state coinvolte negli eventi collisionali tardorogeni (Pliocene medio) che hanno prodotto la falda Tardorogena plio-pleistocenica di Gela. In seguito al sollevamento dell’area settentrionale della Sicilia durante la creazione della catena Appenninica Siciliana si hanno due fenomeni: a) il riempimento del bacino centro-meridionale dalle rocce prodotte dallo smantellamento delle aree emerse e deposizione dei sedimenti di natura argillosa, argilloso-sabbiosa, sabbiosa, conglomeratica e calcarenitica; b) la chiusura, nel Messiniano, del mare Mediterraneo presso l'attuale stretto di Gibilterra. Per l’elevata evaporazione e gli scarsi apporti fluviali, le acque intrappolate all’interno del bacino si arricchirono in sali con la deposizione dei terreni evaporitici, che dal basso verso l’alto sono caratterizzati da terreni che riflettono la solubilità dei sali e precisamente si passa dalla deposizione del carbonato di calcio noto come “calcare di base” che costituisce la parte basale della successione evaporitica ai gessi e quindi al sale.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.