La presenza del Po, via di comunicazione privilegiata tra Adriatico ed entroterra padano, costituisce la ragione principale della nascita di Ferrara. L’insediamento, originato dalla presenza del fiume, proprio dal fiume trae le maggiori ricchezze. Il fiume ed i pozzi, pubblici e privati, costituirono per lungo tempo le uniche fonti di acqua potabile. Nel 1479, Ercole I diede inizio ai grandi lavori di trasformazione del complesso Ducale. Il nuovo impianto per portare l’acqua del Po nel cuore della città, a regime dal giugno del 1481, prevedeva una cisterna di accumulo a monte dell’abitato nei pressi della Porta di S. Marco, ed una rete di distribuzione per rifornire tre grandi fontane, una nel Giardino del Duca (oggi delle Duchesse), una pubblica, nella Piazza del Comune, verso l’attuale Loggia di S. Crispino e l’ultima, nel Giardino del Padiglione, a nord del Castello di S. Michele. L’impianto, di dimensioni decisamente ridotte, era costituito da una cisterna di forma cilindrica, collocata al di sopra di una torre decisamente tozza, di poco meno di tre metri di altezza e di circa sei metri e mezzo di diametro. Il condotto portava direttamente ad un pozzo e di qui attraverso una chiavica, direttamente alle fontane.

L'acquedotto rinascimentale di Ferrara. Ipotesi ricostruttive del sistema di adduzione delle fontane nel tardo Quattrocento

ZUPPIROLI, Marco
2011

Abstract

La presenza del Po, via di comunicazione privilegiata tra Adriatico ed entroterra padano, costituisce la ragione principale della nascita di Ferrara. L’insediamento, originato dalla presenza del fiume, proprio dal fiume trae le maggiori ricchezze. Il fiume ed i pozzi, pubblici e privati, costituirono per lungo tempo le uniche fonti di acqua potabile. Nel 1479, Ercole I diede inizio ai grandi lavori di trasformazione del complesso Ducale. Il nuovo impianto per portare l’acqua del Po nel cuore della città, a regime dal giugno del 1481, prevedeva una cisterna di accumulo a monte dell’abitato nei pressi della Porta di S. Marco, ed una rete di distribuzione per rifornire tre grandi fontane, una nel Giardino del Duca (oggi delle Duchesse), una pubblica, nella Piazza del Comune, verso l’attuale Loggia di S. Crispino e l’ultima, nel Giardino del Padiglione, a nord del Castello di S. Michele. L’impianto, di dimensioni decisamente ridotte, era costituito da una cisterna di forma cilindrica, collocata al di sopra di una torre decisamente tozza, di poco meno di tre metri di altezza e di circa sei metri e mezzo di diametro. Il condotto portava direttamente ad un pozzo e di qui attraverso una chiavica, direttamente alle fontane.
2011
9788860556141
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