Tra il 1989 e il 1999, a seguito di un accordo tra il comune di Casalecchio e il Ministero per i Beni Culturali - Soprintendenza Archeologica di Bologna, si è attuato un considerevole intervento sperimentale di "archeologia preventiva" su un'area di oltre 50 ettari destinata all'edificazione. Le prospezioni preliminari, gli scavi estensivi e le attività di restauro (laddove i resti antichi sono stati mantenuti in sito) hanno riguardato un comparto demico caratterizzato da un'eccezionale densità e continuità insediativa, motivata dalla nodale collocazione, all'incrocio tra le vie naturali di percorrenza pedeappenninica e della valle del Reno, a pochi km di distanza da Felsina/Bologna. Tra le principali evidenze archeologiche che si sono scoperte si segnalano: resti di uno stanziamento temporaneo mesolitico; villaggio e tombe del neolitico; tracce di frequentazione dell'età del Bronzo; resti di abitato e necropoli villanoviane e orientalizzanti; insediamento abitativo etrusco felsineo a maglia regolare e relativi nuclei sepolcrali; impianti abitativi e artigianali di una comunità di Galli Boi con relativa necropoli affiancata da aree cultuali di tipo lateniano; infrastrutture centuriali, strade, ville, fattorie e sepolcreti romani dall'età repubblicana alla medioimperiale; nucleo tombale tardoantico; canalizzazioni e impianti stradali medievali.
Casalecchio di Reno (BO), scavo estensivo di un contesto territoriale pluristratificato, ad elevata densità e considerevole persistenza insediativa
ORTALLI, Iacopo
1999
Abstract
Tra il 1989 e il 1999, a seguito di un accordo tra il comune di Casalecchio e il Ministero per i Beni Culturali - Soprintendenza Archeologica di Bologna, si è attuato un considerevole intervento sperimentale di "archeologia preventiva" su un'area di oltre 50 ettari destinata all'edificazione. Le prospezioni preliminari, gli scavi estensivi e le attività di restauro (laddove i resti antichi sono stati mantenuti in sito) hanno riguardato un comparto demico caratterizzato da un'eccezionale densità e continuità insediativa, motivata dalla nodale collocazione, all'incrocio tra le vie naturali di percorrenza pedeappenninica e della valle del Reno, a pochi km di distanza da Felsina/Bologna. Tra le principali evidenze archeologiche che si sono scoperte si segnalano: resti di uno stanziamento temporaneo mesolitico; villaggio e tombe del neolitico; tracce di frequentazione dell'età del Bronzo; resti di abitato e necropoli villanoviane e orientalizzanti; insediamento abitativo etrusco felsineo a maglia regolare e relativi nuclei sepolcrali; impianti abitativi e artigianali di una comunità di Galli Boi con relativa necropoli affiancata da aree cultuali di tipo lateniano; infrastrutture centuriali, strade, ville, fattorie e sepolcreti romani dall'età repubblicana alla medioimperiale; nucleo tombale tardoantico; canalizzazioni e impianti stradali medievali.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.