Il progetto di ricerca di interesse nazionale (PRIN) di durata biennale riguarda la conservazione di opere d’arte in bronzo dorato. Ad esso afferiscono quattro unità operative provenienti da un centro nazionale di ricerca, un politecnico e due università. Il bronzo è un materiale largamente utilizzato fin dall’antichità per la realizzazione di oggetti, sculture ed elementi architettonici, che ora rappresentano una parte importante del nostro patrimonio di beni culturali. La loro conservazione è un problema di difficile soluzione e nel caso delle opere più preziose esso non può essere risolto con metodi di manutenzione e protezione ordinaria. La presenza della doratura comporta infatti forti limitazioni nel restauro e nella protezione, poiché i metodi tradizionali non permettono sempre la salvaguardia del sottile e fragile rivestimento superficiale in oro e spesso non consentono la completa fruibilità dell’opera. Al giorno d’oggi il miglior modo di contrastare i fenomeni di deterioramento è quello di predisporre misure di conservazione preventiva che, nel caso di ambienti confinati, includono il condizionamento dei parametri microclimatici. Per il controllo dell’umidità relativa e della temperatura e per evitare l’accumulo di polvere e particolato vengono comunemente predisposte teche espositive chiuse. Queste, adottate in molti musei, non sono sempre apprezzate, poiché impediscono di distinguere i dettagli più minuti delle opere. Negli ultimi anni si è svolta un’intensa attività di ricerca nel campo dei Beni Culturali per individuare nuovi inibitori di corrosione, che vengono talvolta associati a rivestimenti protettivi. Tali trattamenti devono essere opportunamente formulati per evitare alterazioni dell’aspetto estetico superficiale. In questo progetto saranno sviluppate metodologie innovative di conservazione per le opere in bronzo dorato esposte all’atmosfera, sia in interno che in esterno. Tali metodologie sono basate sul controllo ambientale e sullo sviluppo di trattamenti protettivi non tossici, privi di effetti collaterali, la cui efficacia sarà valutata con tecniche diagnostiche innovative e non invasive. In particolare, sarà messa a punto una speciale teca espositiva aperta, a controllo microclimatico, e si individueranno formulazioni di inibitori prefilmanti adatti alla protezione dalla corrosione di bronzi patinati e bronzi patinati e dorati. Le patine saranno prodotte tramite invecchiamento accelerato o tramite patinatura chimica e/o elettrochimica. Infine, per simulare le condizioni reali di opere in bronzo dorato, il rivestimento in oro sarà applicato sulle superfici patinate. Per consentire il monitoraggio in situ su campioni esposti all'atmosfera, verrà sviluppato un nuovo sensore galvanico, progettato espressamente per misurare l'attività della coppia bronzo/oro, in differenti condizioni di temperatura, umidità e composizione dell'atmosfera. Costituirà infine una parte importante del progetto la caratterizzazione dei materiali e delle superfici anche in presenza dei protettivi, realizzata prima e dopo esposizione agli ambienti aggressivi. Essa permetterà di seguire nel tempo l'evoluzione dei processi di degrado e di inibizione e fornirà un contributo indispensabile allo studio dei meccanismi di inibizione.

Metodi innovativi per la conservazione dei bronzi dorati

MONTICELLI, Cecilia
2011

Abstract

Il progetto di ricerca di interesse nazionale (PRIN) di durata biennale riguarda la conservazione di opere d’arte in bronzo dorato. Ad esso afferiscono quattro unità operative provenienti da un centro nazionale di ricerca, un politecnico e due università. Il bronzo è un materiale largamente utilizzato fin dall’antichità per la realizzazione di oggetti, sculture ed elementi architettonici, che ora rappresentano una parte importante del nostro patrimonio di beni culturali. La loro conservazione è un problema di difficile soluzione e nel caso delle opere più preziose esso non può essere risolto con metodi di manutenzione e protezione ordinaria. La presenza della doratura comporta infatti forti limitazioni nel restauro e nella protezione, poiché i metodi tradizionali non permettono sempre la salvaguardia del sottile e fragile rivestimento superficiale in oro e spesso non consentono la completa fruibilità dell’opera. Al giorno d’oggi il miglior modo di contrastare i fenomeni di deterioramento è quello di predisporre misure di conservazione preventiva che, nel caso di ambienti confinati, includono il condizionamento dei parametri microclimatici. Per il controllo dell’umidità relativa e della temperatura e per evitare l’accumulo di polvere e particolato vengono comunemente predisposte teche espositive chiuse. Queste, adottate in molti musei, non sono sempre apprezzate, poiché impediscono di distinguere i dettagli più minuti delle opere. Negli ultimi anni si è svolta un’intensa attività di ricerca nel campo dei Beni Culturali per individuare nuovi inibitori di corrosione, che vengono talvolta associati a rivestimenti protettivi. Tali trattamenti devono essere opportunamente formulati per evitare alterazioni dell’aspetto estetico superficiale. In questo progetto saranno sviluppate metodologie innovative di conservazione per le opere in bronzo dorato esposte all’atmosfera, sia in interno che in esterno. Tali metodologie sono basate sul controllo ambientale e sullo sviluppo di trattamenti protettivi non tossici, privi di effetti collaterali, la cui efficacia sarà valutata con tecniche diagnostiche innovative e non invasive. In particolare, sarà messa a punto una speciale teca espositiva aperta, a controllo microclimatico, e si individueranno formulazioni di inibitori prefilmanti adatti alla protezione dalla corrosione di bronzi patinati e bronzi patinati e dorati. Le patine saranno prodotte tramite invecchiamento accelerato o tramite patinatura chimica e/o elettrochimica. Infine, per simulare le condizioni reali di opere in bronzo dorato, il rivestimento in oro sarà applicato sulle superfici patinate. Per consentire il monitoraggio in situ su campioni esposti all'atmosfera, verrà sviluppato un nuovo sensore galvanico, progettato espressamente per misurare l'attività della coppia bronzo/oro, in differenti condizioni di temperatura, umidità e composizione dell'atmosfera. Costituirà infine una parte importante del progetto la caratterizzazione dei materiali e delle superfici anche in presenza dei protettivi, realizzata prima e dopo esposizione agli ambienti aggressivi. Essa permetterà di seguire nel tempo l'evoluzione dei processi di degrado e di inibizione e fornirà un contributo indispensabile allo studio dei meccanismi di inibizione.
2011
Monticelli, Cecilia
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