Le analisi condotte su alcuni elementi di ancoraggio in acciaio provenienti dalla guglia del campanile del Duomo di Parma, recentemente colpito da un fulmine e danneggiato dal successivo incendio, evidenziano che la lega è stata ottenuta con l’antico metodo diretto di riduzione dei minerali. Le microstrutture e i bassi valori di microdurezza suggeriscono prudenza nel riutilizzo di questi manufatti durante il restauro. Lo studio del rivestimento in rame del tetto e dei chiodi di fissaggio permette di ipotizzare si tratti ancora dell’originaria copertura realizzata in epoca rinascimentale. Per contrastare il degrado della copia dell’angelo in bronzo dorato, di norma posizionata sulla guglia del campanile e recentemente restaurata, sono state condotte prove preliminari con rivestimenti a base di silani. I risultati ottenuti sono stati molto interessanti e hanno evidenziato la possibilità di migliorarne ulteriormente la protettività per aggiunta di nanoparticelle di CeO2, TiO2 o La2O3.
L’incendio del campanile del Duomo di Parma: Degrado e protezione dei manufatti metallici
ZUCCHI, Fabrizio;FRIGNANI, Alessandro;BALBO, Andrea;GRASSI, Vincenzo;MONTICELLI, Cecilia
2012
Abstract
Le analisi condotte su alcuni elementi di ancoraggio in acciaio provenienti dalla guglia del campanile del Duomo di Parma, recentemente colpito da un fulmine e danneggiato dal successivo incendio, evidenziano che la lega è stata ottenuta con l’antico metodo diretto di riduzione dei minerali. Le microstrutture e i bassi valori di microdurezza suggeriscono prudenza nel riutilizzo di questi manufatti durante il restauro. Lo studio del rivestimento in rame del tetto e dei chiodi di fissaggio permette di ipotizzare si tratti ancora dell’originaria copertura realizzata in epoca rinascimentale. Per contrastare il degrado della copia dell’angelo in bronzo dorato, di norma posizionata sulla guglia del campanile e recentemente restaurata, sono state condotte prove preliminari con rivestimenti a base di silani. I risultati ottenuti sono stati molto interessanti e hanno evidenziato la possibilità di migliorarne ulteriormente la protettività per aggiunta di nanoparticelle di CeO2, TiO2 o La2O3.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.