Le tecniche elettrocinetiche di estrazione di ioni metallici da matrici solide disperse hanno trovato ampia descrizione nella letteratura scientifica degli ultimi vent’anni. L’imposizione di campi elettrici di adeguata intensità attraverso porzioni sature di suolo può determinare la movimentazione di specie cariche. In linea di principio, tale effetto consta di due componenti: una di esse è l’elettromigrazione, l’altra è la componente dovuta al trascinamento elettroosmotico della carica ionica spaziale affacciata alla superficie, essa stessa carica, delle particelle componenti il suolo. Nel caso dell’elettromigrazione, il campo elettrico ha sostanzialmente il ruolo di “forza motrice” per la movimentazione delle specie ioniche attraverso l’acqua di impregnazione del solido disperso e del suolo in particolare. L’effetto resta anche se la matrice solida è finemente suddivisa. L’applicazione di tale tecnologia, quando finalizzata all’abbattimento del mercurio presente in forma metallica, ne richiede una preventiva dissoluzione, facilitata dall’aggiunta di opportuni agenti chimici. La progettazione di un intervento deve essere preceduta da un’analisi di speciazione del metallo presente nel terreno contaminato e da test elettrochimici di laboratorio. L’analisi del terreno con speciazione dell’inquinante è stata condotta tramite l’approccio proposto da Boszke et al. “Mercury mobility and bioavailability in soil from contaminated area”, Environmental Geology (2008) 55: 1075-1087. L’analisi del terreno è stata ripetuta dopo il test elettrochimico di laboratorio, per una valutazione della quantità di Hg rimossa. In aggiunta, per un confronto con i risultati ottenuti con questo metodo, si è utilizzata anche la procedura di speciazione alternativa EPA 3200. Il test elettrochimico di laboratorio è stato condotto su una quantità di terreno pari a circa 400 kg, per una durata di circa 3 mesi. Le analisi sul terreno dopo trattamento evidenziano un consistente abbattimento dell’Hg totale (pari a circa il 60% del totale). Sulla base dei risultati ottenuti si può procedere a progettare l’intervento in campo, impiantistica di processo, modalità di gestione dell’intervento in campo e stima dei tempi per il raggiungimento dell’obiettivo della bonifica, basato sulla rimozione delle forme mobili e mobilizzabili di Hg.
BONIFICA DI SUOLI CONTAMINATI DA MERCURIO CON TECNOLOGIE ELETTROCINETICHE: IL PROBLEMA DELLA SPECIAZIONE DEL CONTAMINANTE PER UNA CORRETTA VALUTAZIONE DEI TEST DI LABORATORIO E SUCCESSIVA PROGETTAZIONE DI UNA PROVA DI CAMPO
ROSESTOLATO, Davide;FERRO, Sergio;DE BATTISTI, Achille
2011
Abstract
Le tecniche elettrocinetiche di estrazione di ioni metallici da matrici solide disperse hanno trovato ampia descrizione nella letteratura scientifica degli ultimi vent’anni. L’imposizione di campi elettrici di adeguata intensità attraverso porzioni sature di suolo può determinare la movimentazione di specie cariche. In linea di principio, tale effetto consta di due componenti: una di esse è l’elettromigrazione, l’altra è la componente dovuta al trascinamento elettroosmotico della carica ionica spaziale affacciata alla superficie, essa stessa carica, delle particelle componenti il suolo. Nel caso dell’elettromigrazione, il campo elettrico ha sostanzialmente il ruolo di “forza motrice” per la movimentazione delle specie ioniche attraverso l’acqua di impregnazione del solido disperso e del suolo in particolare. L’effetto resta anche se la matrice solida è finemente suddivisa. L’applicazione di tale tecnologia, quando finalizzata all’abbattimento del mercurio presente in forma metallica, ne richiede una preventiva dissoluzione, facilitata dall’aggiunta di opportuni agenti chimici. La progettazione di un intervento deve essere preceduta da un’analisi di speciazione del metallo presente nel terreno contaminato e da test elettrochimici di laboratorio. L’analisi del terreno con speciazione dell’inquinante è stata condotta tramite l’approccio proposto da Boszke et al. “Mercury mobility and bioavailability in soil from contaminated area”, Environmental Geology (2008) 55: 1075-1087. L’analisi del terreno è stata ripetuta dopo il test elettrochimico di laboratorio, per una valutazione della quantità di Hg rimossa. In aggiunta, per un confronto con i risultati ottenuti con questo metodo, si è utilizzata anche la procedura di speciazione alternativa EPA 3200. Il test elettrochimico di laboratorio è stato condotto su una quantità di terreno pari a circa 400 kg, per una durata di circa 3 mesi. Le analisi sul terreno dopo trattamento evidenziano un consistente abbattimento dell’Hg totale (pari a circa il 60% del totale). Sulla base dei risultati ottenuti si può procedere a progettare l’intervento in campo, impiantistica di processo, modalità di gestione dell’intervento in campo e stima dei tempi per il raggiungimento dell’obiettivo della bonifica, basato sulla rimozione delle forme mobili e mobilizzabili di Hg.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.