La presente ricerca ha l’obiettivo di caratterizzare sotto una lente biologico farmaceutica l’olio essenziale di Croton lechleri ottenuto per distillazione in corrente di vapore da cortecce raccolte nell’area amazzonica dell’Ecuador, e di cui ad oggi non risultano presenti dati in letteratura. Il presente lavoro è anche un pretesto per sottolineare come la stretta correlazione tra evidenze fitochimiche e di bioattività sia la sintesi della strategia di studio che l’intero gruppo di ricerca esprime [1,2]. L’analisi GC e GC-MS ha permesso di identificare 74 costituenti, con una prevalenza di sesquiterpeni caratterizzati prevalentemente da sesquicineolo (17,29%), α-calacorene (11,29%), 1,10-di-epi-cubenolo (4,75%), β-calacorene (4,34%) and epi-cedrolo (4,09%). Le strutture dei composti maggioritari sono state confermate dall’analisi GC-MS e 1H-NMR. L’attività antiossidante dell’olio essenziale è stata effettuata con saggi spettrofotometrici preliminari (DPPH e β-carotene bleaching test) e confrontata con l’attività espressa dall’olio essenziale commerciale di timo (o.t.) e da butilidrossianisolo (BHA). I valori di IC50 dell’olio essenziale di C. lechleri nel saggio spettrofotometrico con DPPH (15,28±0,94mg/ml) evidenziavano una attività antiossidante significativamente inferiore rispetto a quella espressa dai riferimenti (IC50o.t.=1,24±0,70mg/ml; IC50BHA=0,00336±0,01x10-3mg/ml). Analogo riscontro è stato osservato per il saggio del β-carotene: IC50C.lecheri=0,291±0,024mg/ml; IC50o.t.=0,164±0,013mg/ml; IC50 BHA=0,134x10-3±0,009x10-3mg/ml). L’attività è stata poi sviluppata con TLC-DPPH-bioautographic assay, mettendo in evidenza che 3 frazioni dell’olio - Rf 1.0 (24% sul totale), 0.5 (8% sul totale) e 0.4 (15% sul totale) con attività progressivamente inferiore - erano le principali responsabili delle capacità antiossidanti con un ipotizzabile ed importante coinvolgimento dei calacoreni (α-, β-) e δ-cadalene. L’attività antibatterica, svolta su G+ e G-, ha messo in evidenza valori di MIC variabili in un ampio range compreso tra tra 10 μg/spot (E. coli) e 100 μg/spot (P. aeruginosa), e la TLC-bioautografica ha evidenziato anche per questo saggio un maggiore coinvolgimento dei calacoreni (α-, β-) e δ-cadalene. Il saggio di Ames su ceppi di S. typhimurium TA100 e TA98 con e senza attivazione metabolica (S9) ha dimostrato la non citotossicità e la non mutagenicità dell’olio essenziale di C. lechleri nel range di concentrazione compreso tra 10-2 e 100 mg/piastra e, per contro, una capacità mutageno protettiva molto interessante con una riduzione delle colonie revertenti sul ceppo TA98 del 30% e del 33%, rispettivamente con e senza S9, in presenza di 2-aminoanthracene e nitro fluorene (2 µg/piastra). I riscontri avuti dal saggio con S. cerevisiae D7 invece, confermando i dati di non mutagenicità dell’olio ottenuti con il test di Ames, non consentivano di determinare un analogo effetto mutageno protettivo. In conclusione, questo primo report sull’olio essenziale di C. lechleri ha mostrato interessanti associazioni tra caratterizzazione chimica e proprietà funzionali del fitocomplesso, sia in termini di sicurezza sia di efficacia, nonché caratteristiche mutageno protettive sicuramente promettenti e degne di ulteriori approfondimenti.

Un profilo biologico farmaceutico dell'olio essenziale ottenuto da cortecce di Croton lechleri (Euphorbiacee) dell'Ecuador amazzonico: dalla caratterizzazione chimica alla mutageno protezione

ROSSI, Damiano
2010

Abstract

La presente ricerca ha l’obiettivo di caratterizzare sotto una lente biologico farmaceutica l’olio essenziale di Croton lechleri ottenuto per distillazione in corrente di vapore da cortecce raccolte nell’area amazzonica dell’Ecuador, e di cui ad oggi non risultano presenti dati in letteratura. Il presente lavoro è anche un pretesto per sottolineare come la stretta correlazione tra evidenze fitochimiche e di bioattività sia la sintesi della strategia di studio che l’intero gruppo di ricerca esprime [1,2]. L’analisi GC e GC-MS ha permesso di identificare 74 costituenti, con una prevalenza di sesquiterpeni caratterizzati prevalentemente da sesquicineolo (17,29%), α-calacorene (11,29%), 1,10-di-epi-cubenolo (4,75%), β-calacorene (4,34%) and epi-cedrolo (4,09%). Le strutture dei composti maggioritari sono state confermate dall’analisi GC-MS e 1H-NMR. L’attività antiossidante dell’olio essenziale è stata effettuata con saggi spettrofotometrici preliminari (DPPH e β-carotene bleaching test) e confrontata con l’attività espressa dall’olio essenziale commerciale di timo (o.t.) e da butilidrossianisolo (BHA). I valori di IC50 dell’olio essenziale di C. lechleri nel saggio spettrofotometrico con DPPH (15,28±0,94mg/ml) evidenziavano una attività antiossidante significativamente inferiore rispetto a quella espressa dai riferimenti (IC50o.t.=1,24±0,70mg/ml; IC50BHA=0,00336±0,01x10-3mg/ml). Analogo riscontro è stato osservato per il saggio del β-carotene: IC50C.lecheri=0,291±0,024mg/ml; IC50o.t.=0,164±0,013mg/ml; IC50 BHA=0,134x10-3±0,009x10-3mg/ml). L’attività è stata poi sviluppata con TLC-DPPH-bioautographic assay, mettendo in evidenza che 3 frazioni dell’olio - Rf 1.0 (24% sul totale), 0.5 (8% sul totale) e 0.4 (15% sul totale) con attività progressivamente inferiore - erano le principali responsabili delle capacità antiossidanti con un ipotizzabile ed importante coinvolgimento dei calacoreni (α-, β-) e δ-cadalene. L’attività antibatterica, svolta su G+ e G-, ha messo in evidenza valori di MIC variabili in un ampio range compreso tra tra 10 μg/spot (E. coli) e 100 μg/spot (P. aeruginosa), e la TLC-bioautografica ha evidenziato anche per questo saggio un maggiore coinvolgimento dei calacoreni (α-, β-) e δ-cadalene. Il saggio di Ames su ceppi di S. typhimurium TA100 e TA98 con e senza attivazione metabolica (S9) ha dimostrato la non citotossicità e la non mutagenicità dell’olio essenziale di C. lechleri nel range di concentrazione compreso tra 10-2 e 100 mg/piastra e, per contro, una capacità mutageno protettiva molto interessante con una riduzione delle colonie revertenti sul ceppo TA98 del 30% e del 33%, rispettivamente con e senza S9, in presenza di 2-aminoanthracene e nitro fluorene (2 µg/piastra). I riscontri avuti dal saggio con S. cerevisiae D7 invece, confermando i dati di non mutagenicità dell’olio ottenuti con il test di Ames, non consentivano di determinare un analogo effetto mutageno protettivo. In conclusione, questo primo report sull’olio essenziale di C. lechleri ha mostrato interessanti associazioni tra caratterizzazione chimica e proprietà funzionali del fitocomplesso, sia in termini di sicurezza sia di efficacia, nonché caratteristiche mutageno protettive sicuramente promettenti e degne di ulteriori approfondimenti.
2010
Croton lechleri; TLC Bioautographic assay; Ames test; Amine eterocicliche Quinoline
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