Ci sono sviluppi ed applicazioni sempre in aumento per quanto concerne le celle per la disinfezione elettrochimica, le quali sfruttano l’attivazione elettrochimica di soluzioni saline; il reattore elettrochimico utilizzato a tale scopo, differisce da quello convenzionale ed è costituito da una o più unità modulari dette FEM (flow electrochemical element), formate ciascuna da due elettrodi cilindrici e concentrici, e da un diaframma, anch’esso cilindrico e concentrico agli elettrodi suddetti, e che, se presente, separa le due camere elettrodiche. Si sono studiate diverse “versioni” di tale reattore, della composizione delle soluzioni metastabili da esso prodotte e dell’efficienza sterilizzante di queste ultime. La parte sperimentale è stata rivolta alla quantificazione dei componenti principali (acido ipocloroso ed ipoclorito) e minoritari (biossido di cloro, cloriti e clorati), attraverso l’uso di diverse tecniche, comprendenti titolazioni iodometriche successive e spettrofotometria UV, al variare dei parametri operativi, ovvero della densità di corrente applicata, della velocità di flusso in cella e della concentrazione dei cloruri nella soluzione di partenza. Al fine di valutare l’effetto battericida dell’anolita neutro, si sono effettuati test in vitro su Pseudomonas Syringae (batterio Gram negativo, aerobio e resistente a molti antibiotici). La ricerca ha portato a risultati veramente entusiasmanti; dopo la costruzione della curva di crescita del batterio, e ottenuto quindi il suo tempo di generazione (pari a circa 2 ore) ossia la velocità di crescita durante la fase esponenziale, in condizioni standard di nutrizione (terreno, T, pH, etc.), la conta batterica su piastra (terreno solido LB), le misure di ATP, ossia del contenuto energetico cellulare, e soprattutto le misure di respirazione cellulare, hanno identificato un rapporto ottimale anolita/acqua compreso tra 0.5 e 0.75 (v/v), in grado di sterminare il batterio con un tempo di contatto di pochi secondi.

Speciazione del cloro attivo ottenuto nell'elettrolisi di salamoie diluite

DONATONI, Martina;FERRI, Violetta;MOROZOV, Alexander;FERRO, Sergio;DE BATTISTI, Achille
2008

Abstract

Ci sono sviluppi ed applicazioni sempre in aumento per quanto concerne le celle per la disinfezione elettrochimica, le quali sfruttano l’attivazione elettrochimica di soluzioni saline; il reattore elettrochimico utilizzato a tale scopo, differisce da quello convenzionale ed è costituito da una o più unità modulari dette FEM (flow electrochemical element), formate ciascuna da due elettrodi cilindrici e concentrici, e da un diaframma, anch’esso cilindrico e concentrico agli elettrodi suddetti, e che, se presente, separa le due camere elettrodiche. Si sono studiate diverse “versioni” di tale reattore, della composizione delle soluzioni metastabili da esso prodotte e dell’efficienza sterilizzante di queste ultime. La parte sperimentale è stata rivolta alla quantificazione dei componenti principali (acido ipocloroso ed ipoclorito) e minoritari (biossido di cloro, cloriti e clorati), attraverso l’uso di diverse tecniche, comprendenti titolazioni iodometriche successive e spettrofotometria UV, al variare dei parametri operativi, ovvero della densità di corrente applicata, della velocità di flusso in cella e della concentrazione dei cloruri nella soluzione di partenza. Al fine di valutare l’effetto battericida dell’anolita neutro, si sono effettuati test in vitro su Pseudomonas Syringae (batterio Gram negativo, aerobio e resistente a molti antibiotici). La ricerca ha portato a risultati veramente entusiasmanti; dopo la costruzione della curva di crescita del batterio, e ottenuto quindi il suo tempo di generazione (pari a circa 2 ore) ossia la velocità di crescita durante la fase esponenziale, in condizioni standard di nutrizione (terreno, T, pH, etc.), la conta batterica su piastra (terreno solido LB), le misure di ATP, ossia del contenuto energetico cellulare, e soprattutto le misure di respirazione cellulare, hanno identificato un rapporto ottimale anolita/acqua compreso tra 0.5 e 0.75 (v/v), in grado di sterminare il batterio con un tempo di contatto di pochi secondi.
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