L’articolo fa parte della collana ‘EFFICIENZA ENERGETICA E TECNOLOGIE SOSTENIBILI’, presente su tutti i numeri della rivista e della quale Fabio Conato è curatore. Nell’ambito di tale collana Fabio Conato sviluppa cicli di contributi che raccolgono l’avanzamento delle diverse attività di ricerca da lui coordinate e che riguardano le tecnologie di involucro, il controllo delle prestazioni di insieme di componenti innovativi eterogenei (sia nella nuova edificazione sia nel recupero) e l’analisi delle soglie di attuabilità degli interventi di riqualificazione rispetto a quelli di demolizione e ricostruzione. L’attività di ricerca comprende la partecipazione con responsabilità scientifica a programmi nazionali ( ad esempio PRRIITT – in collaborazione con il Laboratorio Larco – O.R. 1.1 “Tecnologie Innovative per chiusure esterne”), il coordinamento e la responsabilità scientifica di dottorati ed assegni di ricerca. In particolare, il presente articolo si colloca all’interno del filone di ricerca condotto come responsabile di un assegno di ricerca dal titolo ‘‘Sistemi integrati di involucro, strutture e impianti per l’efficienza energetica nella riqualificazione dell’edilizia esistente’, svolto dalla dott.ssa R. Zanotti, e concentra sul tema dell’adeguamento sismico del patrimonio edilizio esistente. In un Paese caratterizzato da un territorio a rischio sismico e da un patrimonio unico al mondo infatti, i recenti avvenimenti sismici impongono una riflessione sul significato di sostenibilità il quale non può più ignorare il fatto che gran parte delle città italiane si sono sedimentate e consolidate precedentemente rispetto all’entrata in vigore delle principali disposizioni normative riguardanti la sicurezza e la qualità tecnologica delle costruzioni. La frattura culturale, economica e sociale prodotta dalla ricostruzione successiva al sisma dell’Aquila infatti, avvenuta secondo protocolli di sostenibilità ambientale ma lasciando irrisolto il tema della ricostruzione della città antica, ha messo in evidenza come il concetto di sismica e riqualificazione, in un contesto delicato come quello italiano, debba estendersi necessariamente al controllo della vulnerabilità al sisma, alla prevenzione, all’adeguamento ed al diffuso utilizzo di sistemi costruttivi fortemente compenetrati con i criteri di sicurezza.
Sismica e riqualificazione
CONATO, Fabio
2012
Abstract
L’articolo fa parte della collana ‘EFFICIENZA ENERGETICA E TECNOLOGIE SOSTENIBILI’, presente su tutti i numeri della rivista e della quale Fabio Conato è curatore. Nell’ambito di tale collana Fabio Conato sviluppa cicli di contributi che raccolgono l’avanzamento delle diverse attività di ricerca da lui coordinate e che riguardano le tecnologie di involucro, il controllo delle prestazioni di insieme di componenti innovativi eterogenei (sia nella nuova edificazione sia nel recupero) e l’analisi delle soglie di attuabilità degli interventi di riqualificazione rispetto a quelli di demolizione e ricostruzione. L’attività di ricerca comprende la partecipazione con responsabilità scientifica a programmi nazionali ( ad esempio PRRIITT – in collaborazione con il Laboratorio Larco – O.R. 1.1 “Tecnologie Innovative per chiusure esterne”), il coordinamento e la responsabilità scientifica di dottorati ed assegni di ricerca. In particolare, il presente articolo si colloca all’interno del filone di ricerca condotto come responsabile di un assegno di ricerca dal titolo ‘‘Sistemi integrati di involucro, strutture e impianti per l’efficienza energetica nella riqualificazione dell’edilizia esistente’, svolto dalla dott.ssa R. Zanotti, e concentra sul tema dell’adeguamento sismico del patrimonio edilizio esistente. In un Paese caratterizzato da un territorio a rischio sismico e da un patrimonio unico al mondo infatti, i recenti avvenimenti sismici impongono una riflessione sul significato di sostenibilità il quale non può più ignorare il fatto che gran parte delle città italiane si sono sedimentate e consolidate precedentemente rispetto all’entrata in vigore delle principali disposizioni normative riguardanti la sicurezza e la qualità tecnologica delle costruzioni. La frattura culturale, economica e sociale prodotta dalla ricostruzione successiva al sisma dell’Aquila infatti, avvenuta secondo protocolli di sostenibilità ambientale ma lasciando irrisolto il tema della ricostruzione della città antica, ha messo in evidenza come il concetto di sismica e riqualificazione, in un contesto delicato come quello italiano, debba estendersi necessariamente al controllo della vulnerabilità al sisma, alla prevenzione, all’adeguamento ed al diffuso utilizzo di sistemi costruttivi fortemente compenetrati con i criteri di sicurezza.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.