Trasformare lo spazio urbano. Rendere la città, il centro storico, i muri, le strade, ambiti progettuali condivisi, partecipati e mutevoli. Far vibrare, parlare, suonare le pietre locali. Nel 1968, San Sperate è capace di trasformarsi architettonicamente, socialmente e culturalmente. La trasformazione lega una storia personale, quella di Pinuccio Sciola, ad una storia collettiva, quella della sua comunità. Dal sessantottino “fenomeno del muralismo” in poi, infatti, il maestro Pinuccio Sciola ha trasformato San Sperate, in provincia di Cagliari, in un laboratorio all’aperto, da allora conosciuto come “Paese Museo”, in cui i muri di terra sono stati trasformati in tele per i colori della Sardegna.L’artista di San Sperate supera la valenza scultorea delle sue pietre e approda all’architettura, componendo una città ideale, incontro fra scultura e musica.
Città sonora. Le architetture di pietra di Pinuccio Sciola
MAIETTI, Federica
2011
Abstract
Trasformare lo spazio urbano. Rendere la città, il centro storico, i muri, le strade, ambiti progettuali condivisi, partecipati e mutevoli. Far vibrare, parlare, suonare le pietre locali. Nel 1968, San Sperate è capace di trasformarsi architettonicamente, socialmente e culturalmente. La trasformazione lega una storia personale, quella di Pinuccio Sciola, ad una storia collettiva, quella della sua comunità. Dal sessantottino “fenomeno del muralismo” in poi, infatti, il maestro Pinuccio Sciola ha trasformato San Sperate, in provincia di Cagliari, in un laboratorio all’aperto, da allora conosciuto come “Paese Museo”, in cui i muri di terra sono stati trasformati in tele per i colori della Sardegna.L’artista di San Sperate supera la valenza scultorea delle sue pietre e approda all’architettura, componendo una città ideale, incontro fra scultura e musica.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.