L’eziopatogenesi di una patologia complessa quale quella della CVU non è ad oggi completamente conosciuta. Per chiarire le basi dei meccanismi patofisiologici delle CVU e per progredire nel trattamento medico di una così articolata patologia, è necessariamente richiesto un approccio multidisciplinare. Analogamente alla trombofilia ereditaria, ed alle malattie cardiovascolari le CVU possono essere considerate come un disordine multigenico e polifattoriale dove varianti geniche e situazioni di rischio ambientali possono svolgere un ruolo significativo. In quest’ottica, riteniamo che i risultati del nostro studio possano essere di rilevante interesse e possano apportare significativi contributi anche nel campo del trattamento della stessa patologia utilizzando un nuovo concetto di trattamento farmacologico riconducibile alla farmacogenomica. Individuare ed isolare una variante genica di una molecola particolarmente contrastante lo sviluppo e la progressione di una determinata patologia e ribaltando il concetto al trattamento farmacologico, potrebbe fornire risultati degni di essere investigati. Nel nostro caso, la contemporanea analisi dei livelli di FXIII e delle sue varianti polimorfiche in associazione con i parametri clinici potrebbe essere un primo passo importante per identificare eventuali predisposizione genetiche allo sviluppo della CVU e/o alla ritardata guarigione delle lesioni ad essa associata. Inoltre, l’analisi in vitro degli effetti del FXIII nativo o delle sue isoforme sulle funzioni di fibroblasti derivanti da derma, potrebbe stabilire se il FXIII influenzi direttamente la proliferazione cellulare e/o contrasti la degradazione della matrice extracellulare. Poiché sia l’incontrollata degradazione dei componenti della matrice che la ridotta capacità proliferativa cellulare sono alla base delle lesioni croniche, i nostri dati potrebbero essere di grande importanza anche per lesioni situate in altri distretti.

Ruolo di Varianti Geniche del Fattore XIII della Coagulazione nel Rimodellamento Tessutale: studi in vitro ed epidemiologici in patologie vascolari. (FAR 2004)

GEMMATI, Donato
2004

Abstract

L’eziopatogenesi di una patologia complessa quale quella della CVU non è ad oggi completamente conosciuta. Per chiarire le basi dei meccanismi patofisiologici delle CVU e per progredire nel trattamento medico di una così articolata patologia, è necessariamente richiesto un approccio multidisciplinare. Analogamente alla trombofilia ereditaria, ed alle malattie cardiovascolari le CVU possono essere considerate come un disordine multigenico e polifattoriale dove varianti geniche e situazioni di rischio ambientali possono svolgere un ruolo significativo. In quest’ottica, riteniamo che i risultati del nostro studio possano essere di rilevante interesse e possano apportare significativi contributi anche nel campo del trattamento della stessa patologia utilizzando un nuovo concetto di trattamento farmacologico riconducibile alla farmacogenomica. Individuare ed isolare una variante genica di una molecola particolarmente contrastante lo sviluppo e la progressione di una determinata patologia e ribaltando il concetto al trattamento farmacologico, potrebbe fornire risultati degni di essere investigati. Nel nostro caso, la contemporanea analisi dei livelli di FXIII e delle sue varianti polimorfiche in associazione con i parametri clinici potrebbe essere un primo passo importante per identificare eventuali predisposizione genetiche allo sviluppo della CVU e/o alla ritardata guarigione delle lesioni ad essa associata. Inoltre, l’analisi in vitro degli effetti del FXIII nativo o delle sue isoforme sulle funzioni di fibroblasti derivanti da derma, potrebbe stabilire se il FXIII influenzi direttamente la proliferazione cellulare e/o contrasti la degradazione della matrice extracellulare. Poiché sia l’incontrollata degradazione dei componenti della matrice che la ridotta capacità proliferativa cellulare sono alla base delle lesioni croniche, i nostri dati potrebbero essere di grande importanza anche per lesioni situate in altri distretti.
2004
Gemmati, Donato
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