Introduzione: Alcune pazienti presentano una scarsa risposta ovarica quando stimolate in un ciclo IVF. Una tale risposta ovarica limita il successo delle tecniche di ART. Per queste pazienti è quindi necessario un protocollo di stimolazione specifico. In questo studio prospettivo e randomizzato abbiamo confrontato due differenti protocolli di stimolazione ovarica in pazienti poor responder che si sottopongono a IVF. Materiali e metodi: sono state incluse nello studio 40 pazienti che hanno presentato una scarsa risposta ovarica in un precedente trattamento (età media ±SD: 40±3.6; min=36; max=44), e divise in due gruppi: gruppo I (n=20) sono state stimolate con un protocollo lungo standard previa down regulation con analoghi del GnRH al 23 giorno del ciclo e una stimolazione ovarica con 375 IU di r-FSH a partire dal terzo giorno del ciclo successivo. Il Gruppo II (n=20) è stato trattato con 375 IU di r-FSH dal secondo giorno del ciclo e una fiala die di GnRH-antagonisti (Cetrotide, Serono) quando almeno due follicoli avevano raggiunto 14 mm di diametro fino al giorno della somministrazione dell'HCG. La risposta ovarica è stata valutata con dosaggi di estradiolo e ecografie vaginali ogni due tre giorni. Risultati: sono stati ottenuti i seguenti risultati: 1) la durata media della stimolazione è stata significativamente più corta nel gruppo II (11.5 ±1.3 vs 14.5±1.2) ed è stato usato un numero inferiore di fiale di r-FSH 2) il numero, grado e la qualità degli embrioni trasferiti è stato sovrapponibile nei due gruppi; 3) meno cicli sono stati cancelllati con il protocollo degli antagonisti 4) tre gravidanze sono ottenute con gli antagonisti del GnRH (15.0% per ciclo cominciato) e una con gli agonisti del GnRH (5.0% per ciclo cominciato). Conclusioni: Tali dati indicano che il protocollo di stimolazione ovarica con GnRH anatagonisti porta a buoni risultati in termini di pregnancy rate e soprattutto consente di utilizzare un numero significativamente inferiore di fiale di gonadotropine. Questo protocollo risulta essere efficiente ed accettabile in termine di costo per paziente. Potrà essere il protocollo di scelta per pazienti poor responder anche se ulteriori studi randomizzati saranno necessari per valutare tale protocollo.

Antagonisti del GnRH e IVF : pregnancy out nelle pazienti poor responder.

MARCI, Roberto;
2003

Abstract

Introduzione: Alcune pazienti presentano una scarsa risposta ovarica quando stimolate in un ciclo IVF. Una tale risposta ovarica limita il successo delle tecniche di ART. Per queste pazienti è quindi necessario un protocollo di stimolazione specifico. In questo studio prospettivo e randomizzato abbiamo confrontato due differenti protocolli di stimolazione ovarica in pazienti poor responder che si sottopongono a IVF. Materiali e metodi: sono state incluse nello studio 40 pazienti che hanno presentato una scarsa risposta ovarica in un precedente trattamento (età media ±SD: 40±3.6; min=36; max=44), e divise in due gruppi: gruppo I (n=20) sono state stimolate con un protocollo lungo standard previa down regulation con analoghi del GnRH al 23 giorno del ciclo e una stimolazione ovarica con 375 IU di r-FSH a partire dal terzo giorno del ciclo successivo. Il Gruppo II (n=20) è stato trattato con 375 IU di r-FSH dal secondo giorno del ciclo e una fiala die di GnRH-antagonisti (Cetrotide, Serono) quando almeno due follicoli avevano raggiunto 14 mm di diametro fino al giorno della somministrazione dell'HCG. La risposta ovarica è stata valutata con dosaggi di estradiolo e ecografie vaginali ogni due tre giorni. Risultati: sono stati ottenuti i seguenti risultati: 1) la durata media della stimolazione è stata significativamente più corta nel gruppo II (11.5 ±1.3 vs 14.5±1.2) ed è stato usato un numero inferiore di fiale di r-FSH 2) il numero, grado e la qualità degli embrioni trasferiti è stato sovrapponibile nei due gruppi; 3) meno cicli sono stati cancelllati con il protocollo degli antagonisti 4) tre gravidanze sono ottenute con gli antagonisti del GnRH (15.0% per ciclo cominciato) e una con gli agonisti del GnRH (5.0% per ciclo cominciato). Conclusioni: Tali dati indicano che il protocollo di stimolazione ovarica con GnRH anatagonisti porta a buoni risultati in termini di pregnancy rate e soprattutto consente di utilizzare un numero significativamente inferiore di fiale di gonadotropine. Questo protocollo risulta essere efficiente ed accettabile in termine di costo per paziente. Potrà essere il protocollo di scelta per pazienti poor responder anche se ulteriori studi randomizzati saranno necessari per valutare tale protocollo.
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