Nostra intenzione è quella di identificare in modo estensivo tutte le mutazioni causali legate alle distrofinopatie. A questo scopo verranno utilizzate diverse tecniche combinate quali MLPA , sequenziamento, analisi dell’ RNA, Real-time PCR e DHPLC che insieme consentono di identificare più del 95% delle mutazioni occorrenti nel gene distrofina. Intendiamo inoltre allestire colture cellulare da muscolo di pazienti ( nei casi in cui sia proponibile a fini diagnostici una biopsia muscolare) al fine di impostare una modulazioni delle mutazioni identificate tramite antisenso. Intendiamo inoltre proporre in alcuni casi mirati biopsie cutanee atte ad ottenere fibroblasti che potranno essere convertiti in mioblasti tramite utilizzo di un fattore di trascrizione (MyoD) in grado di forzare il tipo cellulare. I mioblasti cosi ottenuti saranno quindi utilizzati sia a scopo diagnostico che al fine di modulare la mutazione in colture cellulari. Questo approccio rappresenta una importante alternativa alla biopsia muscolare ai fini della diagnostica su RNA. Sulle cellule disponibili (Muscolo o cute) valuteremo il coinvolgimento della proteina distrofina e delle proteine ad essa correlate con diagnosi immunoistochimica. Abbiamo inoltre messo a punto un sistema diagnostico innovativo basato su array CGH per identificare delezioni duplicazione e riarrangiamenti nel gene distrofina localizzati anche in regioni non codificanti (introni, regioni regolative).

Diagnosi molecolare estensiva di distrofinopatia: una diagnosi per tutti (Progetto Generale Ente Duchenne Parent Project Italia)

FERLINI, Alessandra
2006

Abstract

Nostra intenzione è quella di identificare in modo estensivo tutte le mutazioni causali legate alle distrofinopatie. A questo scopo verranno utilizzate diverse tecniche combinate quali MLPA , sequenziamento, analisi dell’ RNA, Real-time PCR e DHPLC che insieme consentono di identificare più del 95% delle mutazioni occorrenti nel gene distrofina. Intendiamo inoltre allestire colture cellulare da muscolo di pazienti ( nei casi in cui sia proponibile a fini diagnostici una biopsia muscolare) al fine di impostare una modulazioni delle mutazioni identificate tramite antisenso. Intendiamo inoltre proporre in alcuni casi mirati biopsie cutanee atte ad ottenere fibroblasti che potranno essere convertiti in mioblasti tramite utilizzo di un fattore di trascrizione (MyoD) in grado di forzare il tipo cellulare. I mioblasti cosi ottenuti saranno quindi utilizzati sia a scopo diagnostico che al fine di modulare la mutazione in colture cellulari. Questo approccio rappresenta una importante alternativa alla biopsia muscolare ai fini della diagnostica su RNA. Sulle cellule disponibili (Muscolo o cute) valuteremo il coinvolgimento della proteina distrofina e delle proteine ad essa correlate con diagnosi immunoistochimica. Abbiamo inoltre messo a punto un sistema diagnostico innovativo basato su array CGH per identificare delezioni duplicazione e riarrangiamenti nel gene distrofina localizzati anche in regioni non codificanti (introni, regioni regolative).
2006
Ferlini, Alessandra
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11392/1679485
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