Presentato da Luigi Pepe, il volume di Iolanda Nagliati ripercorre la biografia scientifica di Vittorio Fossombroni (1754-1844) negli anni della formazione scientifica presso l’Università di Pisa, in quelli della pubblicazione delle sue memorie matematiche e della sua ascesa come uomo politico nel periodo lorenese e napoleonico: Fossombroni fu prima ministro degli esteri del Granduca, poi senatore dell’Impero francese. Si tratta dei primi 54 anni della vita del longevo aretino che si spense noventenne, dopo la Prima Riunione degli Scientiati Italiani (Pisa 1839) e l’avvio dell’importante riforma di quella Università. La corrispondenza scientifica di Fossombroni va dal 1773 al 1818 e comprende 296 lettere: tra i corrispondenti troviamo Sebastiano Canterzani (1734 – 1819) professore a Bologna, Gregorio Fontana (1735-1803) Vincenzo Brunacci (1768-1818) professori a Pavia, Giuseppe Toaldo (1719-1797) Giuseppe Avanzini (1753-1827) Giovanni Santini (1787-1877) professori a Padova, Iacopo Antonio Tommasini (1711-1790) Giuseppe Antonio Slop (1740-1808) Lorenzo Pignotti (1739-1812) Pietro Paoli (1759-1839) professori a Pisa. Accanto a loro figurano notevoli figure della cultura scientifica e tecnica in Italia tra Settecento e primo Ottocento: Pietro Franchini, Anton Maria Lorgna, Giovanni Fabbroni, Barnaba Oriani, Antonio Cagnoli, Alessandro Manetti. Né l’orizzonte di Fossombroni è soltanto italiano: si trovano in particolare lettere scambiate con studiosi attivi in Francia come Lagrange, Laplace, Prony, Bailly, Lacroix. E’ merito di Iolanda Nagliati di aver illustrato con questa ampia presentazione di inediti una parte fondamentale della biografia intellettuale di Vittorio Fossombroni.

I. Nagliati, La corrispondenza scientifica di Vittorio Fossombroni (1773-1818), Bologna, Clueb, 2009

BORGATO, Maria Teresa
2010

Abstract

Presentato da Luigi Pepe, il volume di Iolanda Nagliati ripercorre la biografia scientifica di Vittorio Fossombroni (1754-1844) negli anni della formazione scientifica presso l’Università di Pisa, in quelli della pubblicazione delle sue memorie matematiche e della sua ascesa come uomo politico nel periodo lorenese e napoleonico: Fossombroni fu prima ministro degli esteri del Granduca, poi senatore dell’Impero francese. Si tratta dei primi 54 anni della vita del longevo aretino che si spense noventenne, dopo la Prima Riunione degli Scientiati Italiani (Pisa 1839) e l’avvio dell’importante riforma di quella Università. La corrispondenza scientifica di Fossombroni va dal 1773 al 1818 e comprende 296 lettere: tra i corrispondenti troviamo Sebastiano Canterzani (1734 – 1819) professore a Bologna, Gregorio Fontana (1735-1803) Vincenzo Brunacci (1768-1818) professori a Pavia, Giuseppe Toaldo (1719-1797) Giuseppe Avanzini (1753-1827) Giovanni Santini (1787-1877) professori a Padova, Iacopo Antonio Tommasini (1711-1790) Giuseppe Antonio Slop (1740-1808) Lorenzo Pignotti (1739-1812) Pietro Paoli (1759-1839) professori a Pisa. Accanto a loro figurano notevoli figure della cultura scientifica e tecnica in Italia tra Settecento e primo Ottocento: Pietro Franchini, Anton Maria Lorgna, Giovanni Fabbroni, Barnaba Oriani, Antonio Cagnoli, Alessandro Manetti. Né l’orizzonte di Fossombroni è soltanto italiano: si trovano in particolare lettere scambiate con studiosi attivi in Francia come Lagrange, Laplace, Prony, Bailly, Lacroix. E’ merito di Iolanda Nagliati di aver illustrato con questa ampia presentazione di inediti una parte fondamentale della biografia intellettuale di Vittorio Fossombroni.
2010
Fossombroni; Corrispondenza scientifica
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