L’ingresso delle nuove tecnologie nella scena processuale ha comportato la necessità di confrontarsi con alcune problematiche giuridiche che non hanno trovato una puntuale soluzione nella l. 18 marzo 2008, n. 48 di recepimento della Convenzione di Budapest sul Cybercrime. Tra queste, il mancato inquadramento sistematico, nell’impianto codicistico, di un importante atto d’indagine, la copia informatica, la cui controversa natura oscilla tra le opposte categorie dell’accertamento tecnico irripetibile e del rilievo. Allineandosi alla più recente giurisprudenza di legittimità, l’A. propone di ricondurre le operazioni di clonazione del dato digitale all’ambito dei rilievi, avvalendosi di argomentazioni sistematiche e di un costante confronto con le più tradizionali attività acquisitive di reperti.
La copia di dati informatici nel quadro delle categorie processuali
FASOLIN, Silvia
2012
Abstract
L’ingresso delle nuove tecnologie nella scena processuale ha comportato la necessità di confrontarsi con alcune problematiche giuridiche che non hanno trovato una puntuale soluzione nella l. 18 marzo 2008, n. 48 di recepimento della Convenzione di Budapest sul Cybercrime. Tra queste, il mancato inquadramento sistematico, nell’impianto codicistico, di un importante atto d’indagine, la copia informatica, la cui controversa natura oscilla tra le opposte categorie dell’accertamento tecnico irripetibile e del rilievo. Allineandosi alla più recente giurisprudenza di legittimità, l’A. propone di ricondurre le operazioni di clonazione del dato digitale all’ambito dei rilievi, avvalendosi di argomentazioni sistematiche e di un costante confronto con le più tradizionali attività acquisitive di reperti.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.