L’obiettivo di questo studio è descrivere le modalità di espressione e gestione del conflitto tra genitori e figli adolescenti nella conversazione naturale in famiglia. A tale scopo sono stati videoregistrati alcuni pasti serali di tre famiglie che hanno aderito spontaneamente alla ricerca. Le conversazioni sono state dapprima trascritte integralmente e successivamente analizzate tramite analisi conversazionale. Il focus della ricerca riguarda, in particolare, le differenze evidenziate nelle coppie madre/figlio e padre/figlio. I risultati evidenziano l’alta frequenza delle relazioni conflittuali all’interno della comunicazione tra genitori e figli: la madre è la persona più coinvolta nella comunicazione familiare, è colei che produce più turni ed è implicata in un maggior numero di conflitti; il padre, invece, è meno conflittuale ma risulta anche più marginale nella comunicazione. Nei confronti della madre, sono i figli ad avviare più frequentemente l’interazione conflittuale. Viceversa accade col padre. Differenze si riscontrano anche nelle modalità di chiusura dei conflitti: dopo lo stand-off, che rappresenta per entrambe le coppie il fenomeno più frequente, il compromesso è più utilizzato nella coppia madre/figlio mentre il distacco, o withdrawal, è più frequente tra padre e figlio. L’insieme dei risultati consente di ipotizzare la presenza di due diversi generi di conflitto: quello materno più simile alla disputa argomentativa, centrato sulla soluzione del compito, sulla richiesta di spiegazioni e sulla ricerca di una conclusione che tenga conto di prospettive diverse, contrapposto a quello paterno assimilabile al duello scherzoso e caratterizzato dal tono ironico, a tratti paradossale, dalla presenza di commenti personali con opposizione frontale più netta e brusca interruzione.
Dispute a tavola: genitori e figli adolescenti si confrontano
BASTIANONI, Paola;
2002
Abstract
L’obiettivo di questo studio è descrivere le modalità di espressione e gestione del conflitto tra genitori e figli adolescenti nella conversazione naturale in famiglia. A tale scopo sono stati videoregistrati alcuni pasti serali di tre famiglie che hanno aderito spontaneamente alla ricerca. Le conversazioni sono state dapprima trascritte integralmente e successivamente analizzate tramite analisi conversazionale. Il focus della ricerca riguarda, in particolare, le differenze evidenziate nelle coppie madre/figlio e padre/figlio. I risultati evidenziano l’alta frequenza delle relazioni conflittuali all’interno della comunicazione tra genitori e figli: la madre è la persona più coinvolta nella comunicazione familiare, è colei che produce più turni ed è implicata in un maggior numero di conflitti; il padre, invece, è meno conflittuale ma risulta anche più marginale nella comunicazione. Nei confronti della madre, sono i figli ad avviare più frequentemente l’interazione conflittuale. Viceversa accade col padre. Differenze si riscontrano anche nelle modalità di chiusura dei conflitti: dopo lo stand-off, che rappresenta per entrambe le coppie il fenomeno più frequente, il compromesso è più utilizzato nella coppia madre/figlio mentre il distacco, o withdrawal, è più frequente tra padre e figlio. L’insieme dei risultati consente di ipotizzare la presenza di due diversi generi di conflitto: quello materno più simile alla disputa argomentativa, centrato sulla soluzione del compito, sulla richiesta di spiegazioni e sulla ricerca di una conclusione che tenga conto di prospettive diverse, contrapposto a quello paterno assimilabile al duello scherzoso e caratterizzato dal tono ironico, a tratti paradossale, dalla presenza di commenti personali con opposizione frontale più netta e brusca interruzione.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.