L’edizione 2011 del Premio Internazionale Architettura Sostenibile ha visto selezionati solo progetti provenienti da paesi stranieri, che per qualità, rigore e controllo dei dettagli si sono segnalati subito all’attenzione dei giurati Thomas Herzog, Francine Houben, Francisco Mangado, Nicola Marzot e Gianluca Minguzzi. La medaglia d’oro è stata assegnata all’unanimità al progetto dell’architetto austriaco Hermann Kaufmann, il quale combina una rigorosa struttura lignea con soluzioni assolutamente sostenibili nel realizzare una sede aziendale. Le due medaglie d’argento vanno quest’anno al noto studio berlinese Sauerbruch Hutton per il progetto del Museo Brandhorst di Monaco e a Michael Ramage e Peter Rich per l’intepretetion centre di Mapungubwe in Sud Africa, progetto già apprezzato in ambito internazionale. La carrellata di progettisti stranieri prosegue con le segnalazioni tra le quali troviamo Eduardo Souto de Mura e alcuni giovani e bravi architetti come Giancarlo Mazzanti dalla Colombia o PLUG arquitectos dal Messico, realtà che testimoniano ormai una grande diffusione dell’iniziativa Ferrarese. L’elenco dei progetti premiati si conclude con la categoria aperta alle tesi di laurea sull’architettura sostenibile, nella quale la maggioranza di iscritti neo laureati italiani ha dirottato i primi premi verso le Università di Venezia (con Cristian Ballarin e la sua tesi ambientata a Barcellona) e L’Aquila (con Chiara Marchionni e la sua proposta di riqualificazione energetica di un antico borgo). Tra le due menzioni speciali di questa categoria da segnalare il progetto di un giovane architetto indiano, Choudhuri Piyas, per la riqualificazione di un fiume non perenne a Ahmedabad (l’altra menzione va invece all’interessante progetto di Silvia Cimini della “Sapienza” per la riqualificazione energetica di forte Portuense a Roma).
Legno e razionalità nella nuova sede amministrativa Mayr Melnhof-Kaufmann
ROSSATO, Luca
2011
Abstract
L’edizione 2011 del Premio Internazionale Architettura Sostenibile ha visto selezionati solo progetti provenienti da paesi stranieri, che per qualità, rigore e controllo dei dettagli si sono segnalati subito all’attenzione dei giurati Thomas Herzog, Francine Houben, Francisco Mangado, Nicola Marzot e Gianluca Minguzzi. La medaglia d’oro è stata assegnata all’unanimità al progetto dell’architetto austriaco Hermann Kaufmann, il quale combina una rigorosa struttura lignea con soluzioni assolutamente sostenibili nel realizzare una sede aziendale. Le due medaglie d’argento vanno quest’anno al noto studio berlinese Sauerbruch Hutton per il progetto del Museo Brandhorst di Monaco e a Michael Ramage e Peter Rich per l’intepretetion centre di Mapungubwe in Sud Africa, progetto già apprezzato in ambito internazionale. La carrellata di progettisti stranieri prosegue con le segnalazioni tra le quali troviamo Eduardo Souto de Mura e alcuni giovani e bravi architetti come Giancarlo Mazzanti dalla Colombia o PLUG arquitectos dal Messico, realtà che testimoniano ormai una grande diffusione dell’iniziativa Ferrarese. L’elenco dei progetti premiati si conclude con la categoria aperta alle tesi di laurea sull’architettura sostenibile, nella quale la maggioranza di iscritti neo laureati italiani ha dirottato i primi premi verso le Università di Venezia (con Cristian Ballarin e la sua tesi ambientata a Barcellona) e L’Aquila (con Chiara Marchionni e la sua proposta di riqualificazione energetica di un antico borgo). Tra le due menzioni speciali di questa categoria da segnalare il progetto di un giovane architetto indiano, Choudhuri Piyas, per la riqualificazione di un fiume non perenne a Ahmedabad (l’altra menzione va invece all’interessante progetto di Silvia Cimini della “Sapienza” per la riqualificazione energetica di forte Portuense a Roma).I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.