Il colore è un elemento essenziale del processo adattativo ed evolutivo. Un attributo della materia che ci circonda e di cui siamo anche parte, che nella reazione alla luce produce effetti che sono spesso alla base della prima valutazione qualitativa dello spazio e dei luoghi in cui abitiamo. Il colore è alla base della formazione delle mappe mentali e dei processi di selezione e di riconoscibilità degli spazi. Il colore nell'architettura ha permesso di costituire codici di comunicazione e di comportamento, surrogare morfologie naturali, conservare, attraverso il metamorfismo decorativo, molti aspetti della tradizione culturale; ma ha anche consentito di adattare un rapporto con l'artificiale, ibridando i progetti, e sperimentando nuovi percorsi di produzione industriale, nuovi materiali integrati, nuove prestazioni. Sono scelte che contribuiscono a mantenere vivo uno straordinario rapporto dialettico: tra antico e moderno, tra città storica e città contemporanea, tra natura e artificio, tra bisogno di conservazione e desiderio di innovazione, tra salvaguardia-recupero e riqualificazione-valorizzazione, innovazione di produzione e nanotecnologie, processi costruttivi e tecnologie per l'efficienza energetica.In questo capitolo l'autore descrive le ragioni della rilevanza del contrasto cromatico nella percezione e comprensione degli spazi e degli oggetti e delle forme in generale. Si sottolinea, attraverso l'analisi di casi di studio, il ruolo del contrasto cromatico nell'accessibilità, da parte di un'utenza sfavorita, a prodotti, ambienti e servizi.
Il colore nell'interpretazione di spazi ed oggetti. Il contrasto cromatico come strumento di inclusive design.
MINCOLELLI, Giuseppe
2010
Abstract
Il colore è un elemento essenziale del processo adattativo ed evolutivo. Un attributo della materia che ci circonda e di cui siamo anche parte, che nella reazione alla luce produce effetti che sono spesso alla base della prima valutazione qualitativa dello spazio e dei luoghi in cui abitiamo. Il colore è alla base della formazione delle mappe mentali e dei processi di selezione e di riconoscibilità degli spazi. Il colore nell'architettura ha permesso di costituire codici di comunicazione e di comportamento, surrogare morfologie naturali, conservare, attraverso il metamorfismo decorativo, molti aspetti della tradizione culturale; ma ha anche consentito di adattare un rapporto con l'artificiale, ibridando i progetti, e sperimentando nuovi percorsi di produzione industriale, nuovi materiali integrati, nuove prestazioni. Sono scelte che contribuiscono a mantenere vivo uno straordinario rapporto dialettico: tra antico e moderno, tra città storica e città contemporanea, tra natura e artificio, tra bisogno di conservazione e desiderio di innovazione, tra salvaguardia-recupero e riqualificazione-valorizzazione, innovazione di produzione e nanotecnologie, processi costruttivi e tecnologie per l'efficienza energetica.In questo capitolo l'autore descrive le ragioni della rilevanza del contrasto cromatico nella percezione e comprensione degli spazi e degli oggetti e delle forme in generale. Si sottolinea, attraverso l'analisi di casi di studio, il ruolo del contrasto cromatico nell'accessibilità, da parte di un'utenza sfavorita, a prodotti, ambienti e servizi.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.