Una tappa fondamentale nella SM è l'apertura della barriera ematoencefalica in cui la MMP-9 e MMP-2 (gelatinasi) sono coinvolte nel rimodellamento e nella degradazione della matrice extracellulare in diverse condizioni patologiche su base infiammatoria e sono regolate nella loro attività da inibitori tissutali specifici (TIMPs). Uno spostamento dell’equilibrio fra metalloproteasi e i loro inibitori in favore dell’attività proteolitica è uno dei meccanismi chiave coinvolti nel decorso della SM. Le gelatinasi esercitano la loro azione catalitica solo nelle loro forme attive una delle quali la 66kDa della MMP-9 che non è rilevabile con i dosaggi abituali, non è più inibibile dal TIMP1, ed è quindi particolarmente pericolosa. Abbiamo misurato nel CSF e nel siero di pazienti con SM nelle varie fasi della attività di malattia il rapporto MMP-9attiva/TIMP-1 e MMP-2/TIMP-2 rilevando che possono rappresentare due utili biomarker per monitorare l'attività di malattia della Sclerosi Multipla. La distinzione tra pazienti in fase attiva/non attiva della malattia viene effettuata sulla base della Risonanza Magnetica. La nostra scoperta che esistono due forme di MMP-9 diversamente modulabili dall'inibitore tissutale potrebbe essere molto utile per verificare il ruolo delle gelatinasi nel mantenimento del processo infiammatorio nella SM. L’aggregazione con il gruppo del Prof Dallocchio ( enzimologi) è importante per la caratterizzazione delle varie forme dell’enzima MMP-9.
Rilevanza delle forme attive delle gelatinasi nel monitoraggio dell'attività della Sclerosi multipla
BELLINI, Tiziana
2010
Abstract
Una tappa fondamentale nella SM è l'apertura della barriera ematoencefalica in cui la MMP-9 e MMP-2 (gelatinasi) sono coinvolte nel rimodellamento e nella degradazione della matrice extracellulare in diverse condizioni patologiche su base infiammatoria e sono regolate nella loro attività da inibitori tissutali specifici (TIMPs). Uno spostamento dell’equilibrio fra metalloproteasi e i loro inibitori in favore dell’attività proteolitica è uno dei meccanismi chiave coinvolti nel decorso della SM. Le gelatinasi esercitano la loro azione catalitica solo nelle loro forme attive una delle quali la 66kDa della MMP-9 che non è rilevabile con i dosaggi abituali, non è più inibibile dal TIMP1, ed è quindi particolarmente pericolosa. Abbiamo misurato nel CSF e nel siero di pazienti con SM nelle varie fasi della attività di malattia il rapporto MMP-9attiva/TIMP-1 e MMP-2/TIMP-2 rilevando che possono rappresentare due utili biomarker per monitorare l'attività di malattia della Sclerosi Multipla. La distinzione tra pazienti in fase attiva/non attiva della malattia viene effettuata sulla base della Risonanza Magnetica. La nostra scoperta che esistono due forme di MMP-9 diversamente modulabili dall'inibitore tissutale potrebbe essere molto utile per verificare il ruolo delle gelatinasi nel mantenimento del processo infiammatorio nella SM. L’aggregazione con il gruppo del Prof Dallocchio ( enzimologi) è importante per la caratterizzazione delle varie forme dell’enzima MMP-9.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.