Il testo presenta un lavoro di ricerca sulle potenzialità costruttive della canna, un materiale naturale diffusamente disponibile nei territori palustri, il cui uso è radicato nella storia dell'architettura spontanea, ma che attualmente è impiegato in maniera marginale, pur avendo grandi potenzialità di utilizzo. Seguendo il filo che lega un materiale da costruzione con l'ambiente naturale, umano, economico-sociale in cui è utilizzato, la ricerca porta a scoprire che la canna palustre è fondamentale per l'equilibrio ecologico di vasti territori e per le culture che nel tempo si sono sviluppate attorno alle proprie risorse naturali; mette in luce che tecnologie che si basano su materiali naturali possono portare un contributo di innovazione nei confronti di un modo di progettare e costruire rispettoso dell'ambiente. Il testo è composto da tre parti. La prima parte è dedicata alle tecniche costruttive che fanno uso dei materiali palustri e al loro impiego, a partire dalle tracce umane delle prime costruzioni documentate nel lontano passato, fino ad arrivare alla contemporaneità. Nel testo confluisce un lavoro di ricerca che riguarda le principali zone palustri italiane – Polesine, Campidano, lagune dell'Alto Adriatico -, avvalendosi anche di documenti antichi conservati in Archivi storici per comprendere una logica costruttiva che valorizza le caratteristiche del materiale e che si esprime anche oggi in un modello di cui si conosce poco. La seconda parte documenta il recupero di tecniche del passato nel restauro di edifici e nel consolidamento di sistemi ambientali a scala territoriale. Tratta delle strategie possibili per adeguare alle attuali normative sistemi costruttivi utilizzati in antiche architetture – principalmente normative antincendio ed atte a garantire la fruibilità e la sicurezza delle persone. Offre un contributo per comprendere che il recupero di abilità costruttive applicate ad interi sistemi ambientali può offrire un'opportunità di crescita culturale per sperimentare modalità di approccio su come intervenire in diversi territori. La terza parte tratta delle potenzialità costruttive per la contemporaneità, basandosi sulle prestazioni di elementi costruttivi in canne, che rendono interessante l'uso di questo materiale per nuovi interventi: caratteristiche termoigrometriche, tenuta all'acqua e all'aria, isolamento acustico, sicurezza dall'attacco di insetti e roditori, sicurezza nei confronti degli incendi, lavorabilità, impatto sull'uomo e sull'ambiente. Presenta elementi sulle caratteristiche meccaniche desunte anche da prove effettuate nel corso dell'attività di ricerca per la valutazione delle prestazionio strutturali. Documenta l'utilizzo di canna palustre in strati di finitura, strati di isolamento, elementi edilizi. Presenta ipotesi per un sistema costruttivo con impiego di canna palustre per diverse tipologie edilizie. Il testo mostra che un materiale naturale come la canna può diventare particolarmente interessante anche nel momento attuale, dal momento che si è chiamati ad assumere particolari responsabilità nel ricercare un modo di costruire che sia coerente con diversi contesti e sostenibile per l'impiego delle risorse, soprattutto se si considera che tale materiale può permettere di realizzare opere reversibili e può persino scomparire senza lasciare tracce nell'ambiente.
Un materiale e il suo ambiente. Utilizzo della canna palustre nelle costruzioni
TONI, Michela Maria
2011
Abstract
Il testo presenta un lavoro di ricerca sulle potenzialità costruttive della canna, un materiale naturale diffusamente disponibile nei territori palustri, il cui uso è radicato nella storia dell'architettura spontanea, ma che attualmente è impiegato in maniera marginale, pur avendo grandi potenzialità di utilizzo. Seguendo il filo che lega un materiale da costruzione con l'ambiente naturale, umano, economico-sociale in cui è utilizzato, la ricerca porta a scoprire che la canna palustre è fondamentale per l'equilibrio ecologico di vasti territori e per le culture che nel tempo si sono sviluppate attorno alle proprie risorse naturali; mette in luce che tecnologie che si basano su materiali naturali possono portare un contributo di innovazione nei confronti di un modo di progettare e costruire rispettoso dell'ambiente. Il testo è composto da tre parti. La prima parte è dedicata alle tecniche costruttive che fanno uso dei materiali palustri e al loro impiego, a partire dalle tracce umane delle prime costruzioni documentate nel lontano passato, fino ad arrivare alla contemporaneità. Nel testo confluisce un lavoro di ricerca che riguarda le principali zone palustri italiane – Polesine, Campidano, lagune dell'Alto Adriatico -, avvalendosi anche di documenti antichi conservati in Archivi storici per comprendere una logica costruttiva che valorizza le caratteristiche del materiale e che si esprime anche oggi in un modello di cui si conosce poco. La seconda parte documenta il recupero di tecniche del passato nel restauro di edifici e nel consolidamento di sistemi ambientali a scala territoriale. Tratta delle strategie possibili per adeguare alle attuali normative sistemi costruttivi utilizzati in antiche architetture – principalmente normative antincendio ed atte a garantire la fruibilità e la sicurezza delle persone. Offre un contributo per comprendere che il recupero di abilità costruttive applicate ad interi sistemi ambientali può offrire un'opportunità di crescita culturale per sperimentare modalità di approccio su come intervenire in diversi territori. La terza parte tratta delle potenzialità costruttive per la contemporaneità, basandosi sulle prestazioni di elementi costruttivi in canne, che rendono interessante l'uso di questo materiale per nuovi interventi: caratteristiche termoigrometriche, tenuta all'acqua e all'aria, isolamento acustico, sicurezza dall'attacco di insetti e roditori, sicurezza nei confronti degli incendi, lavorabilità, impatto sull'uomo e sull'ambiente. Presenta elementi sulle caratteristiche meccaniche desunte anche da prove effettuate nel corso dell'attività di ricerca per la valutazione delle prestazionio strutturali. Documenta l'utilizzo di canna palustre in strati di finitura, strati di isolamento, elementi edilizi. Presenta ipotesi per un sistema costruttivo con impiego di canna palustre per diverse tipologie edilizie. Il testo mostra che un materiale naturale come la canna può diventare particolarmente interessante anche nel momento attuale, dal momento che si è chiamati ad assumere particolari responsabilità nel ricercare un modo di costruire che sia coerente con diversi contesti e sostenibile per l'impiego delle risorse, soprattutto se si considera che tale materiale può permettere di realizzare opere reversibili e può persino scomparire senza lasciare tracce nell'ambiente.File | Dimensione | Formato | |
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