Premessa La missione istituzionale dell’ente locale consiste nella creazione di valore (Mele 1994; Moore 1995) a favore dei suoi stakeholder. Il valore pubblico locale è il valore economico-sociale creato dall’ente per il territorio e deriva dall’integrazione tra due dimensioni: • valore economico dell’ente: misura del patrimonio intangibile e tangibile dell’ente e dell’economicità scaturente (Poddighe 2001); • valore sociale per l’utenza: espressione del livello dei servizi e dell’impatto sul benessere degli utenti. Il “Sistema di creazione e misurazione del valore pubblico locale” (Deidda Gagliardo 2002) si basa sulla manovra combinata delle dimensioni economica e sociale (Anselmi 1993). L’ente crea valore quando i Benefici Socio-Economici (BSE) prodotti per il territorio sono superiori ai Sacrifici Socio-Economici (SSE) sopportati. L’ente dovrebbe abbassare SSE e aumentare BSE, contrattando con l’utenza i sacrifici sopportabili per avere più benefici. Il Sistema (Bertini 1990) crea valore pubblico (liv. 1), accumulandolo progressivamente ai livelli 4, 3, e 2 della “Piramide”. Ogni livello (es. val. econ. tangibile) si articola in sub-livelli (es. efficienza) e indicatori di performance IPF (es. produttività). Agendo sugli IPF si riducono i sacrifici e aumentano i benefici, per generare valore; il valore economico creato va reinvestito per incrementare quello sociale. Come si misura il valore pubblico, espresso dall’equazione SSE≤BSE? Il Sistema si basa sulla misurazione integrata delle diverse dimensioni. SSE e BSE sono una misura sintetica di un’architettura di IPF da inserire negli strumenti di programmazione e controllo, per guidare gli EL verso lo sviluppo (D’Alessio 1992; Garlatti-Pezzani 2001; Mussari 2001, Propersi 2006). Tecnicamente, per misurare SSE e BSE occorre normalizzare le eterogenee misure di performance, riconducendole ad una stessa scala decimale, e poi ponderarle sulla base delle priorità contrattate. L’equazione SSE≤BSE è uno strumento di programmazione multidimensionale, di presidio integrato e di controllo sistematico (Kaplan-Norton 2000) delle performance locali. Gli organi decisionali dispongono di un quadro informativo a supporto della governance aziendale (Puddu 2001, Borgonovi 2005) dell’ente, e della co-governance del territorio con il territorio (Normann-Ramirez 1995). Obiettivo e Quesiti di ricerca L’obiettivo di testare il “Sistema del valore” per saggiarne l’utilità informativa verrà perseguito tramite 3 quesiti. -Q1) In che modo un EL potrebbe creare e misurare il valore pubblico? -Q2) Quanto valore hanno creato gli enti indagati? -Q3) Quali utilità e quali criticità del Sistema ai fini della governance locale? Metodologia di ricerca L’indagine qualitativa, condotta su case studies, si è focalizzata su 2 enti (Comune e Provincia di Ferrara) all’avanguardia già dagli anni ’90. La sperimentazione si è concentrata su attività artistiche, rappresentative dei talenti del territorio. La metodologia deduttivo-induttiva si è sviluppata lungo 3 fasi: -Deduttiva (per rispondere a Q1): individuazione dei contributi nazionali ed internazionali; elaborazione del “Sistema del valore pubblico”. -Induttiva (per rispondere a Q2): sperimentazione sul Comune e sulla Provincia di Ferrara; misurazione del valore creato nelle attività indagate. -Feed-back (per rispondere a Q3): interviste ai Responsabili politici e tecnici delle attività, tramite questionari semi-strutturati, per valutare l’utilità percepita del Sistema come supporto decisionale; individuazione di criticità; progettazione concordata delle evoluzioni. Risultati attesi e raggiunti Si attendevano e si sono raggiunti i seguenti risultati: • valutazione positiva degli intervistati sull’utilità del Sistema come supporto alla governance; • rilevazione di criticità, tra cui: relatività del Sistema in mancanza di una determinazione oggettiva degli estremi della scala decimale: fissazione degli estremi tramite contrattazione con l’utenza dei benefici e sacrifici (per una validità locale), e tramite standard di performance e un arbitro istituzionale (per una validità comparativa nazionale). Facendo tesoro dei risultati, la ricerca procederà lungo le linee: • qualitativa: perfezionamento del Sistema mediante le evoluzioni individuate con gli intervistati, per accrescerne il supporto alla governance interna e alla co-governance territoriale. • spaziale: estensione sperimentale a: altre attività degli EL indagati; EL di diverse dimensioni e di altre regioni; altre PA. Comparazione tra PA similari sul valore creato. • temporale: osservazione di più cicli di P&C del valore e costruzione di serie storiche utili alla definizione di standard Ministeriali per le comparazioni, che indirizzino i comportamenti pubblici mediante finanziamenti agganciati al valore creato.
Il sistema di creazione e misurazione del valore pubblico locale. Evidenze empiriche e profili di supporto alla governance del territorio
Francesco PoddighePrimo
;Enrico Deidda Gagliardo
Ultimo
2011
Abstract
Premessa La missione istituzionale dell’ente locale consiste nella creazione di valore (Mele 1994; Moore 1995) a favore dei suoi stakeholder. Il valore pubblico locale è il valore economico-sociale creato dall’ente per il territorio e deriva dall’integrazione tra due dimensioni: • valore economico dell’ente: misura del patrimonio intangibile e tangibile dell’ente e dell’economicità scaturente (Poddighe 2001); • valore sociale per l’utenza: espressione del livello dei servizi e dell’impatto sul benessere degli utenti. Il “Sistema di creazione e misurazione del valore pubblico locale” (Deidda Gagliardo 2002) si basa sulla manovra combinata delle dimensioni economica e sociale (Anselmi 1993). L’ente crea valore quando i Benefici Socio-Economici (BSE) prodotti per il territorio sono superiori ai Sacrifici Socio-Economici (SSE) sopportati. L’ente dovrebbe abbassare SSE e aumentare BSE, contrattando con l’utenza i sacrifici sopportabili per avere più benefici. Il Sistema (Bertini 1990) crea valore pubblico (liv. 1), accumulandolo progressivamente ai livelli 4, 3, e 2 della “Piramide”. Ogni livello (es. val. econ. tangibile) si articola in sub-livelli (es. efficienza) e indicatori di performance IPF (es. produttività). Agendo sugli IPF si riducono i sacrifici e aumentano i benefici, per generare valore; il valore economico creato va reinvestito per incrementare quello sociale. Come si misura il valore pubblico, espresso dall’equazione SSE≤BSE? Il Sistema si basa sulla misurazione integrata delle diverse dimensioni. SSE e BSE sono una misura sintetica di un’architettura di IPF da inserire negli strumenti di programmazione e controllo, per guidare gli EL verso lo sviluppo (D’Alessio 1992; Garlatti-Pezzani 2001; Mussari 2001, Propersi 2006). Tecnicamente, per misurare SSE e BSE occorre normalizzare le eterogenee misure di performance, riconducendole ad una stessa scala decimale, e poi ponderarle sulla base delle priorità contrattate. L’equazione SSE≤BSE è uno strumento di programmazione multidimensionale, di presidio integrato e di controllo sistematico (Kaplan-Norton 2000) delle performance locali. Gli organi decisionali dispongono di un quadro informativo a supporto della governance aziendale (Puddu 2001, Borgonovi 2005) dell’ente, e della co-governance del territorio con il territorio (Normann-Ramirez 1995). Obiettivo e Quesiti di ricerca L’obiettivo di testare il “Sistema del valore” per saggiarne l’utilità informativa verrà perseguito tramite 3 quesiti. -Q1) In che modo un EL potrebbe creare e misurare il valore pubblico? -Q2) Quanto valore hanno creato gli enti indagati? -Q3) Quali utilità e quali criticità del Sistema ai fini della governance locale? Metodologia di ricerca L’indagine qualitativa, condotta su case studies, si è focalizzata su 2 enti (Comune e Provincia di Ferrara) all’avanguardia già dagli anni ’90. La sperimentazione si è concentrata su attività artistiche, rappresentative dei talenti del territorio. La metodologia deduttivo-induttiva si è sviluppata lungo 3 fasi: -Deduttiva (per rispondere a Q1): individuazione dei contributi nazionali ed internazionali; elaborazione del “Sistema del valore pubblico”. -Induttiva (per rispondere a Q2): sperimentazione sul Comune e sulla Provincia di Ferrara; misurazione del valore creato nelle attività indagate. -Feed-back (per rispondere a Q3): interviste ai Responsabili politici e tecnici delle attività, tramite questionari semi-strutturati, per valutare l’utilità percepita del Sistema come supporto decisionale; individuazione di criticità; progettazione concordata delle evoluzioni. Risultati attesi e raggiunti Si attendevano e si sono raggiunti i seguenti risultati: • valutazione positiva degli intervistati sull’utilità del Sistema come supporto alla governance; • rilevazione di criticità, tra cui: relatività del Sistema in mancanza di una determinazione oggettiva degli estremi della scala decimale: fissazione degli estremi tramite contrattazione con l’utenza dei benefici e sacrifici (per una validità locale), e tramite standard di performance e un arbitro istituzionale (per una validità comparativa nazionale). Facendo tesoro dei risultati, la ricerca procederà lungo le linee: • qualitativa: perfezionamento del Sistema mediante le evoluzioni individuate con gli intervistati, per accrescerne il supporto alla governance interna e alla co-governance territoriale. • spaziale: estensione sperimentale a: altre attività degli EL indagati; EL di diverse dimensioni e di altre regioni; altre PA. Comparazione tra PA similari sul valore creato. • temporale: osservazione di più cicli di P&C del valore e costruzione di serie storiche utili alla definizione di standard Ministeriali per le comparazioni, che indirizzino i comportamenti pubblici mediante finanziamenti agganciati al valore creato.File | Dimensione | Formato | |
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