In questo lavoro gli autori presentano un nuovo insieme litico rinvenuto in superficie sulla sommità di un rilievo in Scaglia Rossa, il Monticello di Barbarano nei Monti Berici orientali ed attribuito al Paleolitico medio e al Paleolitico superiore. Privo per il momento della collocazione pedo-stratigrafica e cronologica, l’insieme litico offre elementi per ulteriori valutazioni sulle frequentazioni paleolitiche dell’area berico-euganea. I manufatti musteriani, che costituiscono la larga maggioranza dell’insieme, definiscono una facies tecno-economica di produzione gestita principalmente mediante l’applicazione del metodo Levallois e affetta da deficit nei supporti predeterminati e negli strumenti ritoccati in rapporto alla frequenza dei nuclei, che suggeriscono una connotazione funzionale del sito orientata prevalentemente verso lo sfruttamento esclusivo della selce locale e l’esportazione dei prodotti finiti. Alcuni reperti afferenti a produzioni di tipo lamino-lamellare vengono attribuibiti alla tradizione gravettiana e con tutta probabilità all’Epigravettiano.
Tra Monti Berici e Colli Euganei nel Paleolitico. Interpretazione preliminare del sito di Monticello di Barbarano (VI) sulla base dello studio tecno-economico dell’insieme litico.
DUCHES, Rossella;PERESANI, Marco
2009
Abstract
In questo lavoro gli autori presentano un nuovo insieme litico rinvenuto in superficie sulla sommità di un rilievo in Scaglia Rossa, il Monticello di Barbarano nei Monti Berici orientali ed attribuito al Paleolitico medio e al Paleolitico superiore. Privo per il momento della collocazione pedo-stratigrafica e cronologica, l’insieme litico offre elementi per ulteriori valutazioni sulle frequentazioni paleolitiche dell’area berico-euganea. I manufatti musteriani, che costituiscono la larga maggioranza dell’insieme, definiscono una facies tecno-economica di produzione gestita principalmente mediante l’applicazione del metodo Levallois e affetta da deficit nei supporti predeterminati e negli strumenti ritoccati in rapporto alla frequenza dei nuclei, che suggeriscono una connotazione funzionale del sito orientata prevalentemente verso lo sfruttamento esclusivo della selce locale e l’esportazione dei prodotti finiti. Alcuni reperti afferenti a produzioni di tipo lamino-lamellare vengono attribuibiti alla tradizione gravettiana e con tutta probabilità all’Epigravettiano.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.