La nuova serie di ritrovamenti qui presentata rafforza il quadro insediativo del più antico popolamento dei Colli Euganei e conferma l’importanza di questo insieme collinare per gli studi sulle dinamiche insediative e sull’economia tra Paleolitico medio e Mesolitico. Per quanto riguarda il Paleolitico medio, le tracce di questi nuovi insediamenti manifestano una variabilità finora resa latente dalla parzialità delle scoperte effettuate in precedenza: i siti di Casa Ambrosi, Monte Cinto-Vegro e specialmente Colle Mattara, appaiono infatti diversi tra loro. Casa Ambrosi è interpretabile con buona sicurezza come un sito di raccolta e prelavorazione delle selci, raccolte nei depositi colluviali stesi lungo il versante Nord di Monte Versa. Colle Mattara, collocato su una selletta a mezza costa ed esposto a Sud-Ovest, presenta una posizione consueta per gli insediamenti paleolitici degli Euganei. Il fatto che sia localizzato su un substrato magmatico, ne esclude l’interpretazione come luogo di approvvigionamento di selci, e sembra piuttosto suggerire un sito a carattere più complesso. Questa interpretazione sembra confermata anche dall’elevato numero di strumenti che indicano l’espletazione in situ di varie attività artigianali legate a diversi aspetti della sussistenza. Terme di Valcalaona risulta ubicato su un colle semisepolto dalle alluvioni dell’omonimo paleoalveo che qui disegna un’ansa nel suo percorso verso sud. É probabile che il colle, modellato nei calcari della Scaglia Rossa, rendesse disponibile materia prima litica per l’approvvigionamento. L’elevata percentuale di strumenti appare comunque significativa e non permette di escludere la possibilità di un sito stanziale.Estremamente singolare è invece la scheggia in latite rinvenuta a Villa Cavagnari, in quanto rappresenta a tutt’oggi il primo manufatto umano conosciuto in pietra silicatica euganea e sottolinea l’interesse da parte dei neandertaliani verso questo tipo di roccia. Per quanto riguarda il Paleolitico superiore, i nuovi ritrovamenti effettuati a Colle Mattara, Casa Ambrosi e Terme Ovest si aggiungono ai più famosi giacimenti situati sui Monti Berici (Grotta della Paina, Grotta del Broion e Riparo del Broion) e ad altre poche località segnalate sui Colli Euganei (Mondonego, Boara Nazaria e Le Basse nella Valcalaona) confermando come quest’area abbia rivestito una certa importanza anche durante il Paleolitico superiore, costituendo parte integrante dei più ampi sistemi insediativi delle Prealpi Venete.
Nuovi ritrovamenti litici del Paleolitico sui Colli Euganei
DUCHES, Rossella;PERESANI, Marco;
2008
Abstract
La nuova serie di ritrovamenti qui presentata rafforza il quadro insediativo del più antico popolamento dei Colli Euganei e conferma l’importanza di questo insieme collinare per gli studi sulle dinamiche insediative e sull’economia tra Paleolitico medio e Mesolitico. Per quanto riguarda il Paleolitico medio, le tracce di questi nuovi insediamenti manifestano una variabilità finora resa latente dalla parzialità delle scoperte effettuate in precedenza: i siti di Casa Ambrosi, Monte Cinto-Vegro e specialmente Colle Mattara, appaiono infatti diversi tra loro. Casa Ambrosi è interpretabile con buona sicurezza come un sito di raccolta e prelavorazione delle selci, raccolte nei depositi colluviali stesi lungo il versante Nord di Monte Versa. Colle Mattara, collocato su una selletta a mezza costa ed esposto a Sud-Ovest, presenta una posizione consueta per gli insediamenti paleolitici degli Euganei. Il fatto che sia localizzato su un substrato magmatico, ne esclude l’interpretazione come luogo di approvvigionamento di selci, e sembra piuttosto suggerire un sito a carattere più complesso. Questa interpretazione sembra confermata anche dall’elevato numero di strumenti che indicano l’espletazione in situ di varie attività artigianali legate a diversi aspetti della sussistenza. Terme di Valcalaona risulta ubicato su un colle semisepolto dalle alluvioni dell’omonimo paleoalveo che qui disegna un’ansa nel suo percorso verso sud. É probabile che il colle, modellato nei calcari della Scaglia Rossa, rendesse disponibile materia prima litica per l’approvvigionamento. L’elevata percentuale di strumenti appare comunque significativa e non permette di escludere la possibilità di un sito stanziale.Estremamente singolare è invece la scheggia in latite rinvenuta a Villa Cavagnari, in quanto rappresenta a tutt’oggi il primo manufatto umano conosciuto in pietra silicatica euganea e sottolinea l’interesse da parte dei neandertaliani verso questo tipo di roccia. Per quanto riguarda il Paleolitico superiore, i nuovi ritrovamenti effettuati a Colle Mattara, Casa Ambrosi e Terme Ovest si aggiungono ai più famosi giacimenti situati sui Monti Berici (Grotta della Paina, Grotta del Broion e Riparo del Broion) e ad altre poche località segnalate sui Colli Euganei (Mondonego, Boara Nazaria e Le Basse nella Valcalaona) confermando come quest’area abbia rivestito una certa importanza anche durante il Paleolitico superiore, costituendo parte integrante dei più ampi sistemi insediativi delle Prealpi Venete.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.