Corso di 28 lezioni tenute da J. G. Fichte nel semestre invernale del 1810-11 presso la neofondata Università di Berlino, che svolge una funzione introduttiva al suo corso di philosophia prima, la Dottrina della Scienza, tenuto subito dopo. L'opera di cui il manoscritto fichtiano è andato smarrito, è stata edita per la prima volta dal figlio I. H. Fichte nel 1817 e successivamente inserita nella J. G. Fichte Gesamtausgabe der Bayerischen Akademie der Wissenschaften. Con la presente pubblicazione si conclude la traduzione dell'intero ciclo di lezioni che Fichte tenne all'università di Berlino nell'anno accademico 1810-11. Per Fichte l'importanza di un'introduzione alla Dottrina della scienza vera e propria subisce, nel periodo berlinese, un progressivo aumento. La questione cruciale sembra essere diventata quella di riuscire a predisporre al meglio l'uditore ad accogliere l'insegnamento comunicato nel corso principale. Per fare Dottrina della scienza bisogna cioè superare la comune concezione del sapere, come sapere di qualcosa, educando un nuovo senso trascendentale che grazie alla mediazione intellettuale sappia cogliere le cose come pure forme del sapere. Parallelamente il corso sui "Fatti della coscienza" elabora e propone però anche dei contenuti filosofici precisi, comunicandoli in modo intuitivamente più immediato rispetto alla forma spesso estremamente astratta propria della Dottrina della scienza. In questo modo esso rappresenta un'efficace presentazione, estesa dall'autore stesso, di temi e contenuti della filosofia fichtiana del tardo periodo berlinese. In questo volume si presentano i testi relativi alle lezioni propedeutiche alla presentazione del sistema che Fichte tenne all'appena fondata Università di Berlino nel semestre invernale 1810-11. Insieme alla traduzione delle lezioni sui "Fatti della coscienza", il volume raccoglie anche l'"Introduzione di Fichte alle sue lezioni filosofiche. Ottobre 1810 (Nachschrift Twesten)" e il contenuto di due fogli di pugno di Fichte intitolati "La filosofia fornisce il fondamento soprasensibile", secondo il dettato della loro prima riga.
I fatti della coscienza 1810-11
D'ALFONSO, Matteo Vincenzo
2007
Abstract
Corso di 28 lezioni tenute da J. G. Fichte nel semestre invernale del 1810-11 presso la neofondata Università di Berlino, che svolge una funzione introduttiva al suo corso di philosophia prima, la Dottrina della Scienza, tenuto subito dopo. L'opera di cui il manoscritto fichtiano è andato smarrito, è stata edita per la prima volta dal figlio I. H. Fichte nel 1817 e successivamente inserita nella J. G. Fichte Gesamtausgabe der Bayerischen Akademie der Wissenschaften. Con la presente pubblicazione si conclude la traduzione dell'intero ciclo di lezioni che Fichte tenne all'università di Berlino nell'anno accademico 1810-11. Per Fichte l'importanza di un'introduzione alla Dottrina della scienza vera e propria subisce, nel periodo berlinese, un progressivo aumento. La questione cruciale sembra essere diventata quella di riuscire a predisporre al meglio l'uditore ad accogliere l'insegnamento comunicato nel corso principale. Per fare Dottrina della scienza bisogna cioè superare la comune concezione del sapere, come sapere di qualcosa, educando un nuovo senso trascendentale che grazie alla mediazione intellettuale sappia cogliere le cose come pure forme del sapere. Parallelamente il corso sui "Fatti della coscienza" elabora e propone però anche dei contenuti filosofici precisi, comunicandoli in modo intuitivamente più immediato rispetto alla forma spesso estremamente astratta propria della Dottrina della scienza. In questo modo esso rappresenta un'efficace presentazione, estesa dall'autore stesso, di temi e contenuti della filosofia fichtiana del tardo periodo berlinese. In questo volume si presentano i testi relativi alle lezioni propedeutiche alla presentazione del sistema che Fichte tenne all'appena fondata Università di Berlino nel semestre invernale 1810-11. Insieme alla traduzione delle lezioni sui "Fatti della coscienza", il volume raccoglie anche l'"Introduzione di Fichte alle sue lezioni filosofiche. Ottobre 1810 (Nachschrift Twesten)" e il contenuto di due fogli di pugno di Fichte intitolati "La filosofia fornisce il fondamento soprasensibile", secondo il dettato della loro prima riga.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.