L’indagine, commissionata da HERA Ferrara assieme ad ATO 6 di Ferrara, é stata sviluppata da un Gruppo di Studio dell’Università di Ferrara (Dipartimento di Ingegneria e Dipartimento di Scienze delle Terre) per verificare, tecnicamente ed economicamente, l’opportunità di un intervento di “upgrading” delle opere di presa dal Po, con un sistema di prefiltrazione naturale, per una portata complessiva di 1.300 l/s. Dopo un esame delle varie tecniche di prelievo tramite “riverbank filtration”, vengono presentati i dettagli della tecnica giudicata più conveniente, quella dei pozzi orizzontali a raggiera. Sulla base anche delle indagini idrogeologiche, con sondaggi diretti eseguiti nell’alveo del Po, e di previsioni sul comportamento dell’acquifero tramite modellistica, lo Studio ha confermato gli aspetti positivi dell’intervento, con la garanzia di prelievo dell’acqua anche nei periodi di magra del Fiume, e con un efficace smorzamento delle punte di torbidità e dei rischi di inquinamenti della attuale presa diretta dal Fiume, pur efficacemente già controllati da uno degli impianti di potabilizzazione più moderni in Europa. L’indagine ha pure evidenziato zone di incertezza, connesse con la qualità dell’acqua in alveo, prelevata in condizioni statiche in occasione dei sondaggi, e che esigono una preventiva sperimentazione in condizioni dinamiche (pozzo “pilota” obliquo perforato in alveo). Lo Studio si conclude con un esame degli aspetti economici dell’intervento. I risparmi nella attuale gestione in termini di costi energetici, consumo di reagenti chimici, costi di smaltimento finale del fango, sono tali da compensare i costi di ammortamento dell’investimento iniziale, valutabile in circa 5 milioni di Euro. Dallo Studio é emersa anche l’opportunità di approfondimenti sulla realizzazione di drenaggi trasversali al Fiume, da attuare con tecniche di “directional drilling”, attualmente in pieno sviluppo, e con lavori che potrebbero comportare anche un collegamento fra gli acquedotti del Veneto e gli acquedotti dell’Emilia.
"RIVERBANK FILTRATION” DI ACQUE SUPERFICIALI A MONTE DELLA POTABILIZZAZIONE - IL CASO DELLA CITTÀ DI FERRARA
Piccinini L.;VALIANI, Alessandro;VERLICCHI, Paola
2012
Abstract
L’indagine, commissionata da HERA Ferrara assieme ad ATO 6 di Ferrara, é stata sviluppata da un Gruppo di Studio dell’Università di Ferrara (Dipartimento di Ingegneria e Dipartimento di Scienze delle Terre) per verificare, tecnicamente ed economicamente, l’opportunità di un intervento di “upgrading” delle opere di presa dal Po, con un sistema di prefiltrazione naturale, per una portata complessiva di 1.300 l/s. Dopo un esame delle varie tecniche di prelievo tramite “riverbank filtration”, vengono presentati i dettagli della tecnica giudicata più conveniente, quella dei pozzi orizzontali a raggiera. Sulla base anche delle indagini idrogeologiche, con sondaggi diretti eseguiti nell’alveo del Po, e di previsioni sul comportamento dell’acquifero tramite modellistica, lo Studio ha confermato gli aspetti positivi dell’intervento, con la garanzia di prelievo dell’acqua anche nei periodi di magra del Fiume, e con un efficace smorzamento delle punte di torbidità e dei rischi di inquinamenti della attuale presa diretta dal Fiume, pur efficacemente già controllati da uno degli impianti di potabilizzazione più moderni in Europa. L’indagine ha pure evidenziato zone di incertezza, connesse con la qualità dell’acqua in alveo, prelevata in condizioni statiche in occasione dei sondaggi, e che esigono una preventiva sperimentazione in condizioni dinamiche (pozzo “pilota” obliquo perforato in alveo). Lo Studio si conclude con un esame degli aspetti economici dell’intervento. I risparmi nella attuale gestione in termini di costi energetici, consumo di reagenti chimici, costi di smaltimento finale del fango, sono tali da compensare i costi di ammortamento dell’investimento iniziale, valutabile in circa 5 milioni di Euro. Dallo Studio é emersa anche l’opportunità di approfondimenti sulla realizzazione di drenaggi trasversali al Fiume, da attuare con tecniche di “directional drilling”, attualmente in pieno sviluppo, e con lavori che potrebbero comportare anche un collegamento fra gli acquedotti del Veneto e gli acquedotti dell’Emilia.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.