La modellazione a scala di bacino della Piana del Fucino si prefiggeva di quantificare gli apporti idrici dagli acquiferi carbonatici verso la Piana e la loro influenza sulla circolazione idrica sotterranea, al fine di individuare gli eventuali squilibri e progettare proposte di intervento. Per implementare la simulazione di flusso idrico sotterraneo all’interno dei sedimenti alluvionali che costituiscono la Piana, è stato redatto un modello idrogeologico concettuale che si avvaleva di una consistente letteratura con oltre 200 stratigrafie, di portate medie delle sorgenti e di pozzi, di numerose campagne piezometriche e dati termopluviometrici. Durante il processo di calibrazione si è ricostruita la variazione spaziale della conducibilità idraulica fra diverse unità idrogeologiche e tramite l’analisi di sensibilità è stata determinata l’incertezza legata ai valori di permeabilità assegnati alle singole unità ed alle condizioni al contorno. Il grado di accuratezza con cui il modello simula il sistema reale è da considerarsi buono grazie ai numerosi punti di controllo, sia di misure piezometriche che di portate registrate (sorgenti e canali). I risultati della simulazione mostrano una situazione di squilibrio idrico nella zona di Avezzano, dovuto a prelievi ed alla bassa permeabilità dei sedimenti; inoltre è stata accertata la forte interazione fra l’acquifero e la rete di canali drenanti che impediscono l’impaludamento dell’area.
Modellazione numerica per la gestione delle risorse idriche sotterranee nella Piana del Fucino (L’Aquila)
COLOMBANI, Nicolo';MASTROCICCO, Micol;
2007
Abstract
La modellazione a scala di bacino della Piana del Fucino si prefiggeva di quantificare gli apporti idrici dagli acquiferi carbonatici verso la Piana e la loro influenza sulla circolazione idrica sotterranea, al fine di individuare gli eventuali squilibri e progettare proposte di intervento. Per implementare la simulazione di flusso idrico sotterraneo all’interno dei sedimenti alluvionali che costituiscono la Piana, è stato redatto un modello idrogeologico concettuale che si avvaleva di una consistente letteratura con oltre 200 stratigrafie, di portate medie delle sorgenti e di pozzi, di numerose campagne piezometriche e dati termopluviometrici. Durante il processo di calibrazione si è ricostruita la variazione spaziale della conducibilità idraulica fra diverse unità idrogeologiche e tramite l’analisi di sensibilità è stata determinata l’incertezza legata ai valori di permeabilità assegnati alle singole unità ed alle condizioni al contorno. Il grado di accuratezza con cui il modello simula il sistema reale è da considerarsi buono grazie ai numerosi punti di controllo, sia di misure piezometriche che di portate registrate (sorgenti e canali). I risultati della simulazione mostrano una situazione di squilibrio idrico nella zona di Avezzano, dovuto a prelievi ed alla bassa permeabilità dei sedimenti; inoltre è stata accertata la forte interazione fra l’acquifero e la rete di canali drenanti che impediscono l’impaludamento dell’area.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.