L’articolo analizza il problema idrico dell'agricoltura, che è il settore che preleva più acqua. Più del 70% dei prelievi idrici sono per l’irrigazione, con consumi prossimi al 100% nei paesi in via di sviluppo. Lla popolazione mondiale sta crescendo a ritmi vertiginosi e l’acqua rappresenta una delle questioni cruciali del futuro del pianeta. Non si tratta solo di produrre più alimenti con meno acqua, attraverso le tecnologie, ma anche di assicurare ai popoli l’accesso all’acqua per risolvere i gravi problemi di potabilità e di igiene. L’agricoltura è anche tra i possibili risolutori del problema idrico mondiale. Quando un paese con scarse disponibilità idriche importa derrate da un paese ricco d’acqua, implicitamente acquisisce anche una certa quantità di “acqua virtuale” (l’acqua necessaria a produrre quel bene). Se le cose sono ben organizzate, l’esportatore usa soprattutto acqua “verde” (la pioggia, che non costa nulla) mentre l’importatore risparmia acqua “blu” (l’acqua irrigua, che costa molto), che potrà quindi essere destinata ad altri usi prioritari. Si tratta di un’applicazione del principio del vantaggio comparato.

L'acqua una questione cruciale

ZANNI, Giacomo
2007

Abstract

L’articolo analizza il problema idrico dell'agricoltura, che è il settore che preleva più acqua. Più del 70% dei prelievi idrici sono per l’irrigazione, con consumi prossimi al 100% nei paesi in via di sviluppo. Lla popolazione mondiale sta crescendo a ritmi vertiginosi e l’acqua rappresenta una delle questioni cruciali del futuro del pianeta. Non si tratta solo di produrre più alimenti con meno acqua, attraverso le tecnologie, ma anche di assicurare ai popoli l’accesso all’acqua per risolvere i gravi problemi di potabilità e di igiene. L’agricoltura è anche tra i possibili risolutori del problema idrico mondiale. Quando un paese con scarse disponibilità idriche importa derrate da un paese ricco d’acqua, implicitamente acquisisce anche una certa quantità di “acqua virtuale” (l’acqua necessaria a produrre quel bene). Se le cose sono ben organizzate, l’esportatore usa soprattutto acqua “verde” (la pioggia, che non costa nulla) mentre l’importatore risparmia acqua “blu” (l’acqua irrigua, che costa molto), che potrà quindi essere destinata ad altri usi prioritari. Si tratta di un’applicazione del principio del vantaggio comparato.
2007
Zanni, Giacomo
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