Il presente contributo concretizza un primo esperimento di lettura, condotto da un nutrito gruppo di ricerca, in riferimento all’organismo urbano di Ferrara. Il concetto di processualità tipologica è l’aspetto che maggiormente ci interessa sia come storici dell’architettura, sia come restauratori. L’interesse dello storico risiede nel fatto che tali fenomeni possono essere letti attraverso un processo critico a posteriori basato sia sull’analisi storiografica e documentaria, sia, e con maggiore prevalenza, sull’osservazione puntuale di ogni singolo edificio nell’attuale consistenza edilizia e nel rapporto con gli altri edifici. In una continua alternanza di scale di lettura si riescono, cosi, a comprendere fenomeni che, altrimenti, rimarrebbero inesplorati, se non addirittura misconosciuti. L’interesse del restauratore risiede nel fatto di poter valutare un aspetto di grande rilevanza: capire se, nel continuo processo evolutivo, gli edifici abbiano o meno raggiunto quello che può essere considerato il limite fisiologico di trasformazione; vale a dire che un tipo edilizio (un concetto di casa) può trasformarsi evolvendo in un tipo più complesso e nel fare ciò consente il riutilizzo di parte delle sue strutture edilizie, accogliendone di nuove. Oltre un certo limite, però, non potrà andare e tutte le ulteriori trasformazioni risulterebbero arbitrarie perché frutto di stravolgimenti. Con ciò non si vuole certo affermare che si debba parametrare un edifico ad un determinato tipo edilizio, giacché si arriverebbe ad un assurdo teorico quale è il cosiddetto restauro tipologico. Ogni organismo ha una sua precisa storia, testimoniata dalla sua realtà materica, che resta unica ed irripetibile, e come tale va compresa ed assecondata. Occorre, attraverso quel processo di lettura critica di cui s’è detto, rivelare tale processo e, laddove necessario, consentire adattamenti che siano rispettosi di tale complessa realtà edilizia.

Le ricerche sulla città di Ferrara finalizzate alla sua conservazione: prime ipotesi attorno alla nascita e all’evoluzione del Castrum Ferrariae

DALLA NEGRA, Riccardo;FABBRI, Rita;STEFANI, Marco;AMBROGIO, Keoma;CONFORTI, Annalisa;ZUPPIROLI, Marco
2010

Abstract

Il presente contributo concretizza un primo esperimento di lettura, condotto da un nutrito gruppo di ricerca, in riferimento all’organismo urbano di Ferrara. Il concetto di processualità tipologica è l’aspetto che maggiormente ci interessa sia come storici dell’architettura, sia come restauratori. L’interesse dello storico risiede nel fatto che tali fenomeni possono essere letti attraverso un processo critico a posteriori basato sia sull’analisi storiografica e documentaria, sia, e con maggiore prevalenza, sull’osservazione puntuale di ogni singolo edificio nell’attuale consistenza edilizia e nel rapporto con gli altri edifici. In una continua alternanza di scale di lettura si riescono, cosi, a comprendere fenomeni che, altrimenti, rimarrebbero inesplorati, se non addirittura misconosciuti. L’interesse del restauratore risiede nel fatto di poter valutare un aspetto di grande rilevanza: capire se, nel continuo processo evolutivo, gli edifici abbiano o meno raggiunto quello che può essere considerato il limite fisiologico di trasformazione; vale a dire che un tipo edilizio (un concetto di casa) può trasformarsi evolvendo in un tipo più complesso e nel fare ciò consente il riutilizzo di parte delle sue strutture edilizie, accogliendone di nuove. Oltre un certo limite, però, non potrà andare e tutte le ulteriori trasformazioni risulterebbero arbitrarie perché frutto di stravolgimenti. Con ciò non si vuole certo affermare che si debba parametrare un edifico ad un determinato tipo edilizio, giacché si arriverebbe ad un assurdo teorico quale è il cosiddetto restauro tipologico. Ogni organismo ha una sua precisa storia, testimoniata dalla sua realtà materica, che resta unica ed irripetibile, e come tale va compresa ed assecondata. Occorre, attraverso quel processo di lettura critica di cui s’è detto, rivelare tale processo e, laddove necessario, consentire adattamenti che siano rispettosi di tale complessa realtà edilizia.
2010
9788896346082
Ferrara; edilizia storica di base; lettura morfo-tipologica; Castrum; Città lineare.
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