Il lavoro si compone di tre parti: una prima parte nella quale si è cercato di mettere a fuoco la situazione dei musei, nel contesto attuale della crisi, che è una crisi economica, ma non solo. Nella seconda parte, invece, sono stati affrontati gli idoli retorici presenti del dibattito sui musei e i servizi culturali. I temi affrontati riguardano la contrapposizione fra: il settore pubblico e quello privato; le logiche educative a quelle di mercato; il ruolo dello storico dell’arte (e dello specialista del patrimonio) e il ruolo del manager; il centralismo amministrativo e burocratico e l’autonomia dei musei; le ragioni della tutela a quelle della valorizzazione. Infine, nella terza parte, si è cercato in modo ancor più pragmatico di riflettere con un atteggiamento propositivo su quali possano essere effettivamente le logiche di direzione e le modalità di funzionamento di un museo in una prospettiva nuova, più aperta, trasparente e partecipata. La cornice di tutta la riflessione di questa parte consiste nel ribadire la centralità del progetto culturale e, al tempo stesso, l’esigenza ineludibile che questo si realizzi in condizioni di sostenibilità economica. A questo fine, gli elementi presi in considerazione sono stati: le regole normative e gli strumenti manageriali; l’organizzazione interna del museo e le relazioni con gli interlocutori sociali; le misurazioni dei risultati e la trasparenza della rendicontazione esterna; la comunicazione del museo e la partecipazione dei cittadini. Attraverso questo libro, l’auspicio è dunque quello di avviare su tali temi un percorso di riflessione e dibattito; senza alcuna presunzione, quindi, di aver scritto un’opera compiuta. Ma si tratta di un percorso che deve essere avviato velocemente. Il patrimonio culturale è la prima risorsa del nostro Paese, sia in termini identitari e di crescita civile, sia in termini di sviluppo economico potenziale, e come tale merita un’attenzione maggiore di quanto sia avvenuto sino ad oggi
Il museo oltre la crisi. Dialogo fra museologia e management
DONATO, Fabio;
2010
Abstract
Il lavoro si compone di tre parti: una prima parte nella quale si è cercato di mettere a fuoco la situazione dei musei, nel contesto attuale della crisi, che è una crisi economica, ma non solo. Nella seconda parte, invece, sono stati affrontati gli idoli retorici presenti del dibattito sui musei e i servizi culturali. I temi affrontati riguardano la contrapposizione fra: il settore pubblico e quello privato; le logiche educative a quelle di mercato; il ruolo dello storico dell’arte (e dello specialista del patrimonio) e il ruolo del manager; il centralismo amministrativo e burocratico e l’autonomia dei musei; le ragioni della tutela a quelle della valorizzazione. Infine, nella terza parte, si è cercato in modo ancor più pragmatico di riflettere con un atteggiamento propositivo su quali possano essere effettivamente le logiche di direzione e le modalità di funzionamento di un museo in una prospettiva nuova, più aperta, trasparente e partecipata. La cornice di tutta la riflessione di questa parte consiste nel ribadire la centralità del progetto culturale e, al tempo stesso, l’esigenza ineludibile che questo si realizzi in condizioni di sostenibilità economica. A questo fine, gli elementi presi in considerazione sono stati: le regole normative e gli strumenti manageriali; l’organizzazione interna del museo e le relazioni con gli interlocutori sociali; le misurazioni dei risultati e la trasparenza della rendicontazione esterna; la comunicazione del museo e la partecipazione dei cittadini. Attraverso questo libro, l’auspicio è dunque quello di avviare su tali temi un percorso di riflessione e dibattito; senza alcuna presunzione, quindi, di aver scritto un’opera compiuta. Ma si tratta di un percorso che deve essere avviato velocemente. Il patrimonio culturale è la prima risorsa del nostro Paese, sia in termini identitari e di crescita civile, sia in termini di sviluppo economico potenziale, e come tale merita un’attenzione maggiore di quanto sia avvenuto sino ad oggiI documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
