Nei giorni 10-15 Luglio 2010 è stata organizzata a Ferrara una scuola di ricerca educativa e didattica chimica “Ulderico Segre” . L'organizzazione è stata a carico della Società Chimica Italiana, divisione di Didattica della Chimica e del progetto laurre Scientifiche in collaborazione con il referente locale, prof. M.C. Pietrogrande. Alla Scuola hanno partecipato circa 20 giovani ricercatori universitari e personale non strutturato (dottorandi e assegnisti). L’obiettivo della scuola è mostrare che per migliorare la propria professionalità di docente è necessario svolgere attività di ricerca in didattica o saper adattare i risultati conseguiti da altri ricercatori. La scelta del tema di riflessione di questa edizione è stata motivata dall’importanza dei modelli per interpretare e prevedere le proprietà delle sostanze e le loro trasformazioni e dalla consapevolezza che la modellizzazione, pur essendo uno strumento molto efficace, non è tuttavia priva di insidie sul piano didattico a causa del rischio di confondere le rappresentazioni dei fenomeni con i fenomeni stessi. Il metodo di lavoro nella Scuola si basa sulla massima interazione tra tutti i partecipanti: un numero limitato di lezioni frontali, seguite da dibattiti, confronti e lavori di gruppo su contenuti di particolare rilevanza concettuale. L’obiettivo è duplice: valutare l’accessibilità dei contenuti considerati e riflettere sui diversi possibili approcci al processo di insegnamento/apprendimento.

SCUOLA ESTIVA DI RICERCA EDUCATIVA E DIDATTICA CHIMICA “ULDERICO SEGRE” Riflettere sulle conoscenze per favorire un apprendimento significativo

PIETROGRANDE, Maria Chiara;BLO, Gabriella
2010

Abstract

Nei giorni 10-15 Luglio 2010 è stata organizzata a Ferrara una scuola di ricerca educativa e didattica chimica “Ulderico Segre” . L'organizzazione è stata a carico della Società Chimica Italiana, divisione di Didattica della Chimica e del progetto laurre Scientifiche in collaborazione con il referente locale, prof. M.C. Pietrogrande. Alla Scuola hanno partecipato circa 20 giovani ricercatori universitari e personale non strutturato (dottorandi e assegnisti). L’obiettivo della scuola è mostrare che per migliorare la propria professionalità di docente è necessario svolgere attività di ricerca in didattica o saper adattare i risultati conseguiti da altri ricercatori. La scelta del tema di riflessione di questa edizione è stata motivata dall’importanza dei modelli per interpretare e prevedere le proprietà delle sostanze e le loro trasformazioni e dalla consapevolezza che la modellizzazione, pur essendo uno strumento molto efficace, non è tuttavia priva di insidie sul piano didattico a causa del rischio di confondere le rappresentazioni dei fenomeni con i fenomeni stessi. Il metodo di lavoro nella Scuola si basa sulla massima interazione tra tutti i partecipanti: un numero limitato di lezioni frontali, seguite da dibattiti, confronti e lavori di gruppo su contenuti di particolare rilevanza concettuale. L’obiettivo è duplice: valutare l’accessibilità dei contenuti considerati e riflettere sui diversi possibili approcci al processo di insegnamento/apprendimento.
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