Nel volume, secondo un approccio multidisciplinare, sono esaminati i diversi profili che attengono alla possibilità di prevedere a livello locale strumenti pianificatori perequativi. Innazitutto, sono analizzati i profili che, sulla base del riparto di competenze legislative tra Stato e Regioni, debbono essere disciplinati dalle Regioni e dallo Stato. Si sono, inoltre esaminati i diversi obiettivi di interesse collettivo cui sono ordinati gli strumenti perequativi e compensativi alla luce delle più significative leggi regionali. Infine, si mette in luce come soltanto allorché i diritti edificatori - che, oltre a costituire lo strumento prescelto dai legislatori regionali per realizzare le trasformazioni urbanistiche previste dal piano, delineano anche la capacità edificatoria complessiva - siano trasferiti cogiuntamente alla proprietà fondiaria o ad altro diritto reale, oppure disgiuntamente da questi, ma al fine di incrementare la volumetria edificabile dei fondi di "atterraggio", viene a determinarsi un incremento di valore di tali fondi, con riferimento ai quali esiste un vero e proprio mercato. Non sembra, invece, che le diverse leggi regionali abbiano posto le premesse per la creazione di un vero e proprio mercato "autonomo" dei diritti edificatori.
Governo e mercato dei diritti edificatori: esperienze regionali a confronto
MALTONI, Andrea
2009
Abstract
Nel volume, secondo un approccio multidisciplinare, sono esaminati i diversi profili che attengono alla possibilità di prevedere a livello locale strumenti pianificatori perequativi. Innazitutto, sono analizzati i profili che, sulla base del riparto di competenze legislative tra Stato e Regioni, debbono essere disciplinati dalle Regioni e dallo Stato. Si sono, inoltre esaminati i diversi obiettivi di interesse collettivo cui sono ordinati gli strumenti perequativi e compensativi alla luce delle più significative leggi regionali. Infine, si mette in luce come soltanto allorché i diritti edificatori - che, oltre a costituire lo strumento prescelto dai legislatori regionali per realizzare le trasformazioni urbanistiche previste dal piano, delineano anche la capacità edificatoria complessiva - siano trasferiti cogiuntamente alla proprietà fondiaria o ad altro diritto reale, oppure disgiuntamente da questi, ma al fine di incrementare la volumetria edificabile dei fondi di "atterraggio", viene a determinarsi un incremento di valore di tali fondi, con riferimento ai quali esiste un vero e proprio mercato. Non sembra, invece, che le diverse leggi regionali abbiano posto le premesse per la creazione di un vero e proprio mercato "autonomo" dei diritti edificatori.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.