Si propone di realizzare specifici programmi di ricerca e sperimentazione allo scopo di migliorare le conoscenze dell’intera filiera produttiva collegandoli alle produzioni per giungere alla individuazione del migliore rapporto fra territorio e varietà quali-quantitativamente superiori da proporre sui mercati nazionali ed esteri. In un mercato sempre più integrato e globale, i prodotti alimentari tradizionali se non adeguatamente supportati e pubblicizzati, rischiano di perdere visibilità e di essere sostituiti dai prodotti industriali. Se i progressi tecnici delle produzioni agroalimentari hanno indotto grandi benefici nei Paesi industrializzati grazie ad un aumento della disponibilità e varietà dei cibi, ad una progressiva riduzione dei costi relativi dell’alimentazione e ad un miglioramento generale dell'igiene, per contro, tale evoluzione, tende a far scomparire prodotti legati alle tradizioni locali e frutto di lunghe evoluzioni selettive ma di nicchia. La varietà delle tradizioni alimentari è una ricchezza, un patrimonio biologico-culturale che andrebbe protetto con la stessa determinazione con cui vengono protette le specificità della flora e della fauna di un territorio. A livello europeo l’agricoltura italiana presenta valori da primato sul piano qualitativo delle produzioni, un risultato raggiunto grazie al quotidiano impegno degli imprenditori agricoli italiani nell’offerta di alimenti la cui qualità e genuinità è garantita da rigorosi disciplinari di produzione e che i consumatori, se adeguatamente informati, dimostrano di privilegiare. In conclusione possiamo affermare che i prodotti tipici sono gli unici in grado di valorizzare le tradizioni, la cultura e i saperi di una comunità che da sempre vive e lavora in un determinato territorio e che, forse, senza questi prodotti, potrebbe anche scomparire. In tale contesto la disponibilità di nuove e più efficienti metodologie per la valorizzazione ed il controllo delle peculiarità chimico-bromatologiche degli alimenti risulta di grande interesse per l’industria alimentare. Ciò, soprattutto, per poter valorizzare quelle componenti salutistiche e di sicurezza che oggi trovano ampio riscontro nei consumatori.
Inovazione di filiera per la valorizzaione della Cipolla Rossa di Tropea IGP
BRANDOLINI, Vincenzo
2010
Abstract
Si propone di realizzare specifici programmi di ricerca e sperimentazione allo scopo di migliorare le conoscenze dell’intera filiera produttiva collegandoli alle produzioni per giungere alla individuazione del migliore rapporto fra territorio e varietà quali-quantitativamente superiori da proporre sui mercati nazionali ed esteri. In un mercato sempre più integrato e globale, i prodotti alimentari tradizionali se non adeguatamente supportati e pubblicizzati, rischiano di perdere visibilità e di essere sostituiti dai prodotti industriali. Se i progressi tecnici delle produzioni agroalimentari hanno indotto grandi benefici nei Paesi industrializzati grazie ad un aumento della disponibilità e varietà dei cibi, ad una progressiva riduzione dei costi relativi dell’alimentazione e ad un miglioramento generale dell'igiene, per contro, tale evoluzione, tende a far scomparire prodotti legati alle tradizioni locali e frutto di lunghe evoluzioni selettive ma di nicchia. La varietà delle tradizioni alimentari è una ricchezza, un patrimonio biologico-culturale che andrebbe protetto con la stessa determinazione con cui vengono protette le specificità della flora e della fauna di un territorio. A livello europeo l’agricoltura italiana presenta valori da primato sul piano qualitativo delle produzioni, un risultato raggiunto grazie al quotidiano impegno degli imprenditori agricoli italiani nell’offerta di alimenti la cui qualità e genuinità è garantita da rigorosi disciplinari di produzione e che i consumatori, se adeguatamente informati, dimostrano di privilegiare. In conclusione possiamo affermare che i prodotti tipici sono gli unici in grado di valorizzare le tradizioni, la cultura e i saperi di una comunità che da sempre vive e lavora in un determinato territorio e che, forse, senza questi prodotti, potrebbe anche scomparire. In tale contesto la disponibilità di nuove e più efficienti metodologie per la valorizzazione ed il controllo delle peculiarità chimico-bromatologiche degli alimenti risulta di grande interesse per l’industria alimentare. Ciò, soprattutto, per poter valorizzare quelle componenti salutistiche e di sicurezza che oggi trovano ampio riscontro nei consumatori.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.