Nell’ambito della programmazione Obiettivo 2 (2000-2006 Asse 2) della Regione Emilia Romagna viene presentato, il progetto Master Plan (MP), ideato per la gestione della Costa del Parco Regionale del Delta del Po. Il MP nasce come uno strumento multidisciplinare di pianificazione, che tenti di evidenziare le conflittualità esistenti nel territorio del Parco fra sviluppo urbanistico, antropico ed evoluzione naturale del territorio, attraverso la costruzione di un Sistema Informativo Geografico (GIS). Lo studio della componente biotica è di grande utilità nel sottolineare gli effetti ecologici della frammentazione ecosistemica, per la gestione sostenibile delle risorse in sintonia con i dinamismi naturali e la valutazione delle problematiche connesse. Si definisce così un quadro ambientale delle aree del Parco, caratterizzandole in patch omogenee, secondo un giudizio critico dello stato ambientale. Nella creazione della banca dati sono state considerate le forme di vita presenti e i vari habitat vegetazionali, in termini di biodiversità, di emergenze naturalistiche e di immigrazioni di specie alloctone. Si è dato risalto agli ecosistemi costieri di transizione, per il grande valore economico, naturalistico e la loro estrema vulnerabilità. Seguendo un’ottica innovativa di protezione ecologica, si considera fondamentale poter misurare i benefici indiretti della biodiversità naturale, per evidenziare i costi del danno ambientale o del depauperamento delle risorse viventi
Master Plan, comparto biotico: realizzazione di un G.I.S. per la gestione dell’area del Parco Regionale del Delta del Po
MISTRI, Michele;ROSSI, Remigio
2005
Abstract
Nell’ambito della programmazione Obiettivo 2 (2000-2006 Asse 2) della Regione Emilia Romagna viene presentato, il progetto Master Plan (MP), ideato per la gestione della Costa del Parco Regionale del Delta del Po. Il MP nasce come uno strumento multidisciplinare di pianificazione, che tenti di evidenziare le conflittualità esistenti nel territorio del Parco fra sviluppo urbanistico, antropico ed evoluzione naturale del territorio, attraverso la costruzione di un Sistema Informativo Geografico (GIS). Lo studio della componente biotica è di grande utilità nel sottolineare gli effetti ecologici della frammentazione ecosistemica, per la gestione sostenibile delle risorse in sintonia con i dinamismi naturali e la valutazione delle problematiche connesse. Si definisce così un quadro ambientale delle aree del Parco, caratterizzandole in patch omogenee, secondo un giudizio critico dello stato ambientale. Nella creazione della banca dati sono state considerate le forme di vita presenti e i vari habitat vegetazionali, in termini di biodiversità, di emergenze naturalistiche e di immigrazioni di specie alloctone. Si è dato risalto agli ecosistemi costieri di transizione, per il grande valore economico, naturalistico e la loro estrema vulnerabilità. Seguendo un’ottica innovativa di protezione ecologica, si considera fondamentale poter misurare i benefici indiretti della biodiversità naturale, per evidenziare i costi del danno ambientale o del depauperamento delle risorse viventiI documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.