Questa ricerca si propone, oltre ad una finalità eminentemente esplorativa sulla condizione di minori stranieri non accompagnati in Italia, anche una finalità trasformativa rispetto all'organizzazione degli interventi effettuati per questa popolazione dalle comunità di accoglienza del territorio regionale. Sebbene molto sia ancora da chiarire circa il profilo e la condizione psicologica dei MSNA, c’è un sostanziale accordo nella letteratura internazionale nel ritenere questa popolazione ad alto rischio psicopatologico e psicosociale (Derluyn, Broekaert, 2008; Goodman, 2004; Sourander, 1998; Ressler, Boothbay & Steinbock, 1988). Costituiscono importanti fattori di rischio per tali minori i potenziali effetti di conflitti bellici, persecuzioni, violenze subite, povertà e ristrettezze nelle condizioni di vita, oltre alla presenza di possibili modalità di relazione familiare problematiche, deficitarie o carenti nell’esercizio di talune funzioni di cure (Bean et al., 2007; Derluyn & Broekaert, 2005; Thomas et al., 2004). Inoltre, devono essere annoverati tra le condizioni di rischio i potenziali effetti traumatici dell’abbandono della propria terra di origine e della separazione dalla propria famiglia, dell’esperienza del viaggio verso il paese ospitante, spesso densa di insidie e pericoli, e le difficoltà d’inserimento nel nuovo contesto di vita in terra straniera (Derluyn, Broekaert, 2008; Lustig et. al., 2004; McKelvey & Webb, 1995; Masser, 1992). Se la letteratura psichiatrica e psicologico-clinico mette in luce una certa presenza in questi soggetti di un’ampia sintomatologia, all’interno della quale un ruolo chiave è giocato dal Disturbo Post-Traumatico da Stress (PTSD) (Huemer et al., 2008), oltre ai disturbi d’ansia, dell’umore e da somatizzazione (Fazel, Wheeler, Danesh, 2005; Heptinstall, Sethna & Taylor, 2004; Silove et al., 1997; Rousseau, 1995), sono molti gli aspetti che tuttavia necessitano ancora di essere chiariti circa la condizione dei MSNA. Sono pochi allo stato attuale gli studi rivolti a valutare indici della loro condizione psicologica globale, della loro modalità di porsi nell’adattamento alla realtà, e del loro grado di benessere percepito (vedi tra questi McCarthy, Marks, 2010; Abunimah, Blower, 2010; Derluyn, Broekaert & Shuyten, 2008; Wiese, Burhorst, 2007; Miller & Rasco, 2004; Ahearn, 2000). Non solo, ma sappiamo ancora poco circa le loro storie personali passate, la loro identità psicologica e le loro rappresentazioni di sé, il loro vissuto e le loro emozioni in gioco nella condizione di profughi e di migranti in terra straniera in condizioni difficili e particolari (si veda Luster et al., 2010; Ni Raghallaigh, Gilligan, 2010; Anagnostopoulos, Vlassopoulos, Lazaratou, 2006; Goodman, 2004; Rousseau et al., 1998). Nella prospettiva di indirizzare/sostenere un intervento che possa essere considerato riparatorio rispetto ai molteplici traumi vissuti da tali minori (Bastianoni, 2000; Bastianoni, Taurino, 2009), ci si è proposti, con questa ricerca, di realizzare un percorso di conoscenza, di comprensione e di interpretazione, a partire dalle loro storie evolutive, che possa poi consentire di predisporre setting adeguati all’ascolto, alla comprensione e al sostegno psicologico di questa popolazione di minori. Per realizzare questo obiettivo abbiamo ritenuto idoneo assumere lo strumento dell’intervista narrativa (Paolicchi, 2002; Bruner, 1993, 1998) e l’analisi dei resoconti da essa derivati quale utile canale e fonte di dati per accedere alla conoscenza di aspetti della realtà personale, emotiva e sociale dei MSNA. All’interno dei resoconti raccolti abbiamo scelto di focalizzare l’attenzione sul concetto e sul costrutto di bisogno emotivo (Luborsky, Crits-Christoph, 1990; Brazelton, Greenspan, 2000; Winnicott, 1965), attiguo a quello di diritto evolutivo (Bastianoni, Fruggeri, 2005), come essenziale focus e centro d’indagine della nostra ricerca, in grado di legare la dimensione narrativa dell’intervista incentrata sul racconto della propria storia di vita alle rappresentazioni del Sé e degli altri significativi come emergono e si delineano dal resoconto stesso in risposta all’espressione dei bisogni.

Superare la solitudine. Narrazioni, riflessioni e interventi con minori stranieri non accompagnati

BASTIANONI, Paola
2010

Abstract

Questa ricerca si propone, oltre ad una finalità eminentemente esplorativa sulla condizione di minori stranieri non accompagnati in Italia, anche una finalità trasformativa rispetto all'organizzazione degli interventi effettuati per questa popolazione dalle comunità di accoglienza del territorio regionale. Sebbene molto sia ancora da chiarire circa il profilo e la condizione psicologica dei MSNA, c’è un sostanziale accordo nella letteratura internazionale nel ritenere questa popolazione ad alto rischio psicopatologico e psicosociale (Derluyn, Broekaert, 2008; Goodman, 2004; Sourander, 1998; Ressler, Boothbay & Steinbock, 1988). Costituiscono importanti fattori di rischio per tali minori i potenziali effetti di conflitti bellici, persecuzioni, violenze subite, povertà e ristrettezze nelle condizioni di vita, oltre alla presenza di possibili modalità di relazione familiare problematiche, deficitarie o carenti nell’esercizio di talune funzioni di cure (Bean et al., 2007; Derluyn & Broekaert, 2005; Thomas et al., 2004). Inoltre, devono essere annoverati tra le condizioni di rischio i potenziali effetti traumatici dell’abbandono della propria terra di origine e della separazione dalla propria famiglia, dell’esperienza del viaggio verso il paese ospitante, spesso densa di insidie e pericoli, e le difficoltà d’inserimento nel nuovo contesto di vita in terra straniera (Derluyn, Broekaert, 2008; Lustig et. al., 2004; McKelvey & Webb, 1995; Masser, 1992). Se la letteratura psichiatrica e psicologico-clinico mette in luce una certa presenza in questi soggetti di un’ampia sintomatologia, all’interno della quale un ruolo chiave è giocato dal Disturbo Post-Traumatico da Stress (PTSD) (Huemer et al., 2008), oltre ai disturbi d’ansia, dell’umore e da somatizzazione (Fazel, Wheeler, Danesh, 2005; Heptinstall, Sethna & Taylor, 2004; Silove et al., 1997; Rousseau, 1995), sono molti gli aspetti che tuttavia necessitano ancora di essere chiariti circa la condizione dei MSNA. Sono pochi allo stato attuale gli studi rivolti a valutare indici della loro condizione psicologica globale, della loro modalità di porsi nell’adattamento alla realtà, e del loro grado di benessere percepito (vedi tra questi McCarthy, Marks, 2010; Abunimah, Blower, 2010; Derluyn, Broekaert & Shuyten, 2008; Wiese, Burhorst, 2007; Miller & Rasco, 2004; Ahearn, 2000). Non solo, ma sappiamo ancora poco circa le loro storie personali passate, la loro identità psicologica e le loro rappresentazioni di sé, il loro vissuto e le loro emozioni in gioco nella condizione di profughi e di migranti in terra straniera in condizioni difficili e particolari (si veda Luster et al., 2010; Ni Raghallaigh, Gilligan, 2010; Anagnostopoulos, Vlassopoulos, Lazaratou, 2006; Goodman, 2004; Rousseau et al., 1998). Nella prospettiva di indirizzare/sostenere un intervento che possa essere considerato riparatorio rispetto ai molteplici traumi vissuti da tali minori (Bastianoni, 2000; Bastianoni, Taurino, 2009), ci si è proposti, con questa ricerca, di realizzare un percorso di conoscenza, di comprensione e di interpretazione, a partire dalle loro storie evolutive, che possa poi consentire di predisporre setting adeguati all’ascolto, alla comprensione e al sostegno psicologico di questa popolazione di minori. Per realizzare questo obiettivo abbiamo ritenuto idoneo assumere lo strumento dell’intervista narrativa (Paolicchi, 2002; Bruner, 1993, 1998) e l’analisi dei resoconti da essa derivati quale utile canale e fonte di dati per accedere alla conoscenza di aspetti della realtà personale, emotiva e sociale dei MSNA. All’interno dei resoconti raccolti abbiamo scelto di focalizzare l’attenzione sul concetto e sul costrutto di bisogno emotivo (Luborsky, Crits-Christoph, 1990; Brazelton, Greenspan, 2000; Winnicott, 1965), attiguo a quello di diritto evolutivo (Bastianoni, Fruggeri, 2005), come essenziale focus e centro d’indagine della nostra ricerca, in grado di legare la dimensione narrativa dell’intervista incentrata sul racconto della propria storia di vita alle rappresentazioni del Sé e degli altri significativi come emergono e si delineano dal resoconto stesso in risposta all’espressione dei bisogni.
2010
Bastianoni, Paola
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