Il progetto vincitore (ex-aequo) del Premio di Architettura SIPRO 2008 "Edifici industriali eco-sostenibili ed energie rinnovabili" definisce un’innovativa concezione di comparto produttivo, operando sull’area di Ostellato (FE). I vicini parchi del Delta del Po ispirano una nuova immagine della zona industriale, dove l’elemento naturale è artefice della progettazione usando gli edifici come tramite per permeare l’area, garantendo il riequilibrio ecologico e servendo gli utenti dei fabbricati di un’area a verde. L’attività in fabbrica e il contesto urbano alienante (zone periurbane carenti di servizi utili a nobilitare le condizioni di lavoro), vengono ristrutturati per dotare i dipendenti di un ambiente più qualificante. L’area verde, inoltre, controlla l’effetto Isola di Calore conservando un microclima benefico e piacevole. La progettazione architettonica propone, in seguito, un edificio industriale ecosostenibile: il prototipo è un volume semplice, un tubo attraversato dalla natura, che principia dalla zona a parco per allungarsi verso quella industriale, generando due accessi dalle caratteristiche opposte. L’edificio consta di una zona uffici, uno showroom e un’area produttiva. Quest’ultima, confinata sui lati lunghi da tamponature opache e sui rimanenti dal verde (la vetrata permette di vedere le corti giardino in inverno, mentre una cortina di rampicante a foglia caduca forma una barriera in estate), proietta l’utente in una dimensione meno antropica e più naturalistica. Gli sbancamenti necessari alla posa delle fondazioni diventano occasione di riutilizzo del terreno: una parte viene impiegata come struttura di chiusura verticale dell’edificio, formando blocchi in terra pressata (costi energetici di produzione e trasporto nulli, elevata inerzia termica e controllo igrometrico); l’altra viene utilizzata nel landscaping del parco, generando un argine che funge da barriera parco/industria (costruzione che ospita ora parcheggi, ora vani tecnici, ora un impianto geotermico orizzontale). Infine, la copertura è costituita da elementi HOE (Holographic Optical Element) con la doppia funzione energetica attiva, grazie alla componente fotovoltaica, e passiva, di controllo dell’illuminazione diretta e diffusa negli ambienti.

Progetto Edifici industriali eco-sostenibili ed energie rinnovabili. PROGETTO 1° CLASSIFICATO (ex-aequo) al Premio di Architettura SIPRO 2008

BELPOLITI, Vittorino;
2008

Abstract

Il progetto vincitore (ex-aequo) del Premio di Architettura SIPRO 2008 "Edifici industriali eco-sostenibili ed energie rinnovabili" definisce un’innovativa concezione di comparto produttivo, operando sull’area di Ostellato (FE). I vicini parchi del Delta del Po ispirano una nuova immagine della zona industriale, dove l’elemento naturale è artefice della progettazione usando gli edifici come tramite per permeare l’area, garantendo il riequilibrio ecologico e servendo gli utenti dei fabbricati di un’area a verde. L’attività in fabbrica e il contesto urbano alienante (zone periurbane carenti di servizi utili a nobilitare le condizioni di lavoro), vengono ristrutturati per dotare i dipendenti di un ambiente più qualificante. L’area verde, inoltre, controlla l’effetto Isola di Calore conservando un microclima benefico e piacevole. La progettazione architettonica propone, in seguito, un edificio industriale ecosostenibile: il prototipo è un volume semplice, un tubo attraversato dalla natura, che principia dalla zona a parco per allungarsi verso quella industriale, generando due accessi dalle caratteristiche opposte. L’edificio consta di una zona uffici, uno showroom e un’area produttiva. Quest’ultima, confinata sui lati lunghi da tamponature opache e sui rimanenti dal verde (la vetrata permette di vedere le corti giardino in inverno, mentre una cortina di rampicante a foglia caduca forma una barriera in estate), proietta l’utente in una dimensione meno antropica e più naturalistica. Gli sbancamenti necessari alla posa delle fondazioni diventano occasione di riutilizzo del terreno: una parte viene impiegata come struttura di chiusura verticale dell’edificio, formando blocchi in terra pressata (costi energetici di produzione e trasporto nulli, elevata inerzia termica e controllo igrometrico); l’altra viene utilizzata nel landscaping del parco, generando un argine che funge da barriera parco/industria (costruzione che ospita ora parcheggi, ora vani tecnici, ora un impianto geotermico orizzontale). Infine, la copertura è costituita da elementi HOE (Holographic Optical Element) con la doppia funzione energetica attiva, grazie alla componente fotovoltaica, e passiva, di controllo dell’illuminazione diretta e diffusa negli ambienti.
2008
Efficienza energetica; APEA; aree industriali; innovazione tecnologica; integrazione architettonica; fotovoltaico integrato; geotermia; recuper acque; edilizia sostenibile; materiali ecosostenibili
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