Il sito di Isernia La Pineta (Molise), scoperto nel 1978, ha restituito una sorprendente quantità di resti faunistici e di manufatti litici, riferibili alle fasi iniziali del Pleistocene medio. La prima frequentazione umana (archeosuperficie 3c) poggia su uno strato di travertini che costituisce la base della serie stratigrafica del giacimento; la seconda fase abitativa (archeosuperficie 3a) giace, invece, sopra un notevole spessore di limo lacustre di origine alluvionale. Seguono livelli costituiti da sedimenti lacustri (sabbie e ghiaie), tra cui si trova la terza superficie d’abitato (3S10). Al tetto della colonna si trovano livelli di tufi vulcanici. Le datazioni radiometriche hanno restituito un’età riconducibile a 600-700 mila anni. Gli scavi del giacimento, condotti dall’Università di Ferrara in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni archeologici del Molise, hanno portato alla luce un’enorme quantità di reperti faunistici associati a numerosi manufatti litici, prevalentemente in selce ed in calcare.
Les faunes du site paléolithique d’Isernia La Pineta.
PERETTO, Carlo;DI NUCCI, Annarosa;ARZARELLO, Marta;LEMBO, Giuseppe;SALA, Benedetto;THUN HOHENSTEIN, Ursula
2005
Abstract
Il sito di Isernia La Pineta (Molise), scoperto nel 1978, ha restituito una sorprendente quantità di resti faunistici e di manufatti litici, riferibili alle fasi iniziali del Pleistocene medio. La prima frequentazione umana (archeosuperficie 3c) poggia su uno strato di travertini che costituisce la base della serie stratigrafica del giacimento; la seconda fase abitativa (archeosuperficie 3a) giace, invece, sopra un notevole spessore di limo lacustre di origine alluvionale. Seguono livelli costituiti da sedimenti lacustri (sabbie e ghiaie), tra cui si trova la terza superficie d’abitato (3S10). Al tetto della colonna si trovano livelli di tufi vulcanici. Le datazioni radiometriche hanno restituito un’età riconducibile a 600-700 mila anni. Gli scavi del giacimento, condotti dall’Università di Ferrara in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni archeologici del Molise, hanno portato alla luce un’enorme quantità di reperti faunistici associati a numerosi manufatti litici, prevalentemente in selce ed in calcare.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.