Le fondazioni di origine bancaria italiane stanno per compiere venti anni. Trascorsa una prima travagliata fase di assestamento − quando il contesto economico e normativo era in continuo, tumultuoso divenire − è probabilmente giunto il momento di "fare il punto" su queste importanti realtà. A loro va indubbiamente riconosciuto un ruolo di primo piano nell'ambito del vasto, multiforme e variegato mondo delle organizzazioni operanti nel cosiddetto terzo settore, dette anche aziende non-profit. Si tratta, invero, di espressioni del privato-sociale: costituiscono una manifestazione della libera iniziativa di soggetti privati che tuttavia si caratterizza per una forte connotazione sociale. Sono aziende – perché, come avremo modo di rappresentare, non vi è da dubitare in merito al loro grado di aziendalità – che operano con finalità istituzionali specifiche, in condizioni particolari, soggiacendo a vincoli speciali. È quindi naturale che presentino caratteristiche peculiari che, tuttavia, devono essere lette ed interpretate secondo i classici paradigmi della scienza economico-aziendale. Finora le fondazioni di origine bancaria sono state studiate soprattutto sotto il profilo giuridico – probabilmente a motivo del vivace dibattito seguito alle continue evoluzioni normative che le hanno interessate − e meno dal punto di vista economico-aziendale. Il presente lavoro si propone pertanto di illustrare, con l'angolatura specifica dell'economista d'azienda, peculiarità e condizioni operative delle 88 fondazioni di origine bancaria italiane, con specifico riferimento al contesto giuridico-economico, al processo di gestione, al bilancio di esercizio ed ai risultati operativi.
Le Fondazioni di origine bancaria. Gestione, bilancio, amministrazione del patrimonio e scelte erogative
MADONNA, Salvatore
2009
Abstract
Le fondazioni di origine bancaria italiane stanno per compiere venti anni. Trascorsa una prima travagliata fase di assestamento − quando il contesto economico e normativo era in continuo, tumultuoso divenire − è probabilmente giunto il momento di "fare il punto" su queste importanti realtà. A loro va indubbiamente riconosciuto un ruolo di primo piano nell'ambito del vasto, multiforme e variegato mondo delle organizzazioni operanti nel cosiddetto terzo settore, dette anche aziende non-profit. Si tratta, invero, di espressioni del privato-sociale: costituiscono una manifestazione della libera iniziativa di soggetti privati che tuttavia si caratterizza per una forte connotazione sociale. Sono aziende – perché, come avremo modo di rappresentare, non vi è da dubitare in merito al loro grado di aziendalità – che operano con finalità istituzionali specifiche, in condizioni particolari, soggiacendo a vincoli speciali. È quindi naturale che presentino caratteristiche peculiari che, tuttavia, devono essere lette ed interpretate secondo i classici paradigmi della scienza economico-aziendale. Finora le fondazioni di origine bancaria sono state studiate soprattutto sotto il profilo giuridico – probabilmente a motivo del vivace dibattito seguito alle continue evoluzioni normative che le hanno interessate − e meno dal punto di vista economico-aziendale. Il presente lavoro si propone pertanto di illustrare, con l'angolatura specifica dell'economista d'azienda, peculiarità e condizioni operative delle 88 fondazioni di origine bancaria italiane, con specifico riferimento al contesto giuridico-economico, al processo di gestione, al bilancio di esercizio ed ai risultati operativi.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.