Il progetto di ricerca nasce da una esigenza del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia che, per la valorizzazione del proprio patrimonio storico-architettonico, è interessata ad impegnarsi in attività che coinvolgono l’uso e l’ottimizzazione di tecnologie di rilievo e modellazione tridimensionale di ambienti e oggetti, in modo da implementare procedure atte all’acquisizione ad alta accuratezza metrica e all’archiviazione di manufatti, reperti e siti per il monitoraggio, la conservazione ed il recupero, creando un nucleo di personale interno formato su processi, metodologie e tecniche digitali innovative, secondo le direttive ministeriali al fine di implementare la preparazione tecnico-scientifica del personale e l’innovazione dell’Amministrazione Pubblica. In questo quadro di riferimento il campo applicativo di Palazzo Litta (un grande isolato urbano che si affaccia sul centrale Corso Magenta) risultava perfetto per più motivazioni: deve divenire la sede della Direzione Regionale, deve essere restaurato (la grande fabbrica è stratificata nel tempo ma mantiene ancora i caratteri del barocchetto milanese), non è mai stato rilevato in quanto subito dopo l’Unità d’Italia fu ceduto dagli eredi della Famiglia Litta alle nascenti Ferrovie dello Stato che ne hanno fatto una delle principali sedi fino alla dismissione avvenuta pochi anni fa. Il progetto di ricerca, quindi, poneva in essere aspetti di formazione, ottimizzazione dei processi, creazione di una grande banca dati con più livelli di estrazione ed interrogazione posizionata all’interno del palazzo stesso negli uffici della Direzione Regionale. Il progetto di ricerca si sviluppa da una convenzione tra il Consorzio Ferrara Ricerche e la Direzione Regionale della Lombardia.
Il rilievo morfometrico avanzato e la restituzione finalizzata al restauro del Palazzo Litta a Milano. Integrazione di procedure e sviluppo di una banca 3D per l’innovazione delle metodiche di progetto e monitoraggio del patrimonio architettonico monumentale
BALZANI, Marcello
2008
Abstract
Il progetto di ricerca nasce da una esigenza del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia che, per la valorizzazione del proprio patrimonio storico-architettonico, è interessata ad impegnarsi in attività che coinvolgono l’uso e l’ottimizzazione di tecnologie di rilievo e modellazione tridimensionale di ambienti e oggetti, in modo da implementare procedure atte all’acquisizione ad alta accuratezza metrica e all’archiviazione di manufatti, reperti e siti per il monitoraggio, la conservazione ed il recupero, creando un nucleo di personale interno formato su processi, metodologie e tecniche digitali innovative, secondo le direttive ministeriali al fine di implementare la preparazione tecnico-scientifica del personale e l’innovazione dell’Amministrazione Pubblica. In questo quadro di riferimento il campo applicativo di Palazzo Litta (un grande isolato urbano che si affaccia sul centrale Corso Magenta) risultava perfetto per più motivazioni: deve divenire la sede della Direzione Regionale, deve essere restaurato (la grande fabbrica è stratificata nel tempo ma mantiene ancora i caratteri del barocchetto milanese), non è mai stato rilevato in quanto subito dopo l’Unità d’Italia fu ceduto dagli eredi della Famiglia Litta alle nascenti Ferrovie dello Stato che ne hanno fatto una delle principali sedi fino alla dismissione avvenuta pochi anni fa. Il progetto di ricerca, quindi, poneva in essere aspetti di formazione, ottimizzazione dei processi, creazione di una grande banca dati con più livelli di estrazione ed interrogazione posizionata all’interno del palazzo stesso negli uffici della Direzione Regionale. Il progetto di ricerca si sviluppa da una convenzione tra il Consorzio Ferrara Ricerche e la Direzione Regionale della Lombardia.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.