A fronte di ragazzi difficili, segnati dalla paura di essere «guardati» e da pericolosi sensi di colpa interiorizzati nei contatti con il mondo adulto, il compito degli educatori può essere delineato come relazione che fa spazio alla parte non violenta che è dentro i bambini e i ragazzi, fino a risvegliare la tenerezza da una parte e la capacità di sopportare la sofferenza dall’altra. Questo lavoro riparativo rimanda a luoghi di accoglienza animati dall’attenzione quotidiana alle «piccole cose», e dunque da un accudimento buono e da parole che restituiscono la parola, in modo che i bambini possano emanciparsi dai vincoli della loro stessa storia personale e familiare.
La genitorialità nella relazione educativa
BASTIANONI, Paola
2009
Abstract
A fronte di ragazzi difficili, segnati dalla paura di essere «guardati» e da pericolosi sensi di colpa interiorizzati nei contatti con il mondo adulto, il compito degli educatori può essere delineato come relazione che fa spazio alla parte non violenta che è dentro i bambini e i ragazzi, fino a risvegliare la tenerezza da una parte e la capacità di sopportare la sofferenza dall’altra. Questo lavoro riparativo rimanda a luoghi di accoglienza animati dall’attenzione quotidiana alle «piccole cose», e dunque da un accudimento buono e da parole che restituiscono la parola, in modo che i bambini possano emanciparsi dai vincoli della loro stessa storia personale e familiare.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.