Le infezioni dell’apparato respiratorio dell’uomo sono le più comuni e frequenti patologie per la loro incidenza, letalità e costi nella sanità pubblica. La loro elevata incidenza è legata a numerosi microrganismi che le causano e alla loro facile diffusione. Le infezioni respiratorie costituiscono la principale causa di morte a tutte le età e principalmente nei bambini entro il primo anno di vita. La morbidità di queste patologie è tra le più elevate tra le malattie infettive con ripercussioni importanti anche sull’impegno lavorativo, causando prolungati periodi di assenza dal lavoro. Le infezioni respiratorie sono, infine, le più frequenti patologie in ambito nosocomiale per le facili modalità di trasmissione, suscitando particolare interesse per l’elevata mortalità ad esse correlata e per gli alti costi conseguenti sia al prolungarsi della degenza sia per l’impiego di antibiotici ad alto costo spesso obbligato dalla chemioresistenza dei microrganismi che le causano. Tra gli agenti eziologici responsabili di infezioni respiratorie meritano una particolare menzione le clamidie, schizomiceti intracellulari di piccole dimensioni. Le specie di Chlamydia più frequentemente implicate nella patologia infettiva umana sono Chlamydia pneumoniae, C. trachomatis e C. psittaci. Tali infezioni interessano principalmente le basse vie respiratorie ed in particolare i polmoni, ma in taluni casi le clamidie possono colonizzare le alte vie respiratorie. A seconda della specie implicata, possono essere colpite tutte le fasce d’età, anche se quella adulta è la più interessata.
Le infezioni respiratorie da Chlamydiae.
CULTRERA, Rosario
2008
Abstract
Le infezioni dell’apparato respiratorio dell’uomo sono le più comuni e frequenti patologie per la loro incidenza, letalità e costi nella sanità pubblica. La loro elevata incidenza è legata a numerosi microrganismi che le causano e alla loro facile diffusione. Le infezioni respiratorie costituiscono la principale causa di morte a tutte le età e principalmente nei bambini entro il primo anno di vita. La morbidità di queste patologie è tra le più elevate tra le malattie infettive con ripercussioni importanti anche sull’impegno lavorativo, causando prolungati periodi di assenza dal lavoro. Le infezioni respiratorie sono, infine, le più frequenti patologie in ambito nosocomiale per le facili modalità di trasmissione, suscitando particolare interesse per l’elevata mortalità ad esse correlata e per gli alti costi conseguenti sia al prolungarsi della degenza sia per l’impiego di antibiotici ad alto costo spesso obbligato dalla chemioresistenza dei microrganismi che le causano. Tra gli agenti eziologici responsabili di infezioni respiratorie meritano una particolare menzione le clamidie, schizomiceti intracellulari di piccole dimensioni. Le specie di Chlamydia più frequentemente implicate nella patologia infettiva umana sono Chlamydia pneumoniae, C. trachomatis e C. psittaci. Tali infezioni interessano principalmente le basse vie respiratorie ed in particolare i polmoni, ma in taluni casi le clamidie possono colonizzare le alte vie respiratorie. A seconda della specie implicata, possono essere colpite tutte le fasce d’età, anche se quella adulta è la più interessata.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.