NOTA : Il progetto è stato inserito nel Programma di ricerca Regione-Università 2007-2009, Area 2 - “Ricerca per il Governo clinico” ed è stato accettato e finanziato per un totale di 250.000 euro. A disposizione lettera della Commissione Regionale di Valutazione recante parere favorevole, inviata in data 26-6-2009 1. Background La disponibilità di nuovi e potenti farmaci di fondo (farmaci bio-tecnologici) ed il sostanziale cambiamento delle strategie terapeutiche nell’approccio ai reumatismi infiammatori cronici ed in particolare all’artrite reumatoide, hanno decisamente mutato l’attuale scenario per quanto attiene agli outcomes perseguibili. La remissione clinica, l’arresto della progressione del danno radiologico ed il conseguente miglioramento della qualità di vita dei pazienti sono ora diventati obiettivi raggiungibili in una quota significativa di pazienti affetti da tale patologia. Vi è ormai ampia evidenza che la diagnosi precoce, una corretta stadiazione prognostica, il precoce intervento terapeutico ed un assiduo controllo ravvicinato dei pazienti nelle fasi iniziali (tight control) della malattia rappresentano i punti di forza di questo mutato panorama (si veda l’allegata appendice A per una analitica nota bibliografica). L’istituzione in molti paesi europei e statunitensi di centri specialistici dedicati (Early Arthritis Clinics : EAC) che hanno permesso di affrontare in modo innovativo e più efficace il problema della Early Arthritis (EA) ha avuto un ruolo determinante nel configurare questo nuovo scenario (cfr. appendice A). La presenza anche nel nostro territorio regionale di centri specialistici con caratteristiche idonee a svolgere il ruolo di Early Arthritis Clinics (EAC) rappresenta pertanto una premessa essenziale per la gestione ottimale dell’intero percorso diagnostico-terapeutico in questo settore e per la realizzazione di una rete assistenziale adeguata ai nuovi bisogni di salute. Punti critici di questo percorso sono la mancanza di una definizione condivisa degli “standard minimi qualitativi” per la identificazione ed istituzione delle EAC e il ritardo nell'invio dei pazienti dal medico di medicina generale (MMG) a centri specialistici di riferimento, che ancora oggi si registra in molte situazioni. 2. Obiettivi a) Analisi dei modelli di EAC sino ad ora proposti e sperimentati e identificazione delle caratteristiche essenziali ed imprescindibili (requisiti minimi) per la costruzione di un modello ideale applicabile nella realtà regionale b) preliminare verifica “sul campo” dell’applicabilità di tale modello in un contesto locale (provincia di Ferrara) c) valutazione della performance del modello selezionato dopo un anno di attività d) Acquisizione di informazioni sugli assetti organizzativi attualmente esistenti nei centri specialistici regionali per la gestione dell'EA e verifica del loro scostamento rispetto ad un modello ideale e) acquisizione di informazioni integrative ricavabili da un piccolo campione selezionato tra alcuni centri di eccellenza nazionali ove da qualche anno sono attivi modelli di EAC 3. Metodi a) Analisi sistematica della letteratura esistente sui modelli di EAC realizzati a livello nazionale ed internazionale b) definizione dei requisiti minimi per la realizzazione di un modello ideale di EAC e sua preliminare sperimentazione sul campo nella provincia di Ferrara d) Identificazione di idonei indicatori atti a valutare la performance del modello di EAC applicato nel territorio ferrarese. b) Survey regionale dei modelli assistenziali attualmente esistenti per la gestione dell’EA mediante diffusione di un questionario ad hoc, integrata da una indagine conoscitiva a campione condotta in alcuni centri di eccellenza nazionali 4. Risultati attesi a) Definizione di un modello ideale di EAC applicabile e trasferibile nel territorio regionale b) censimento dell’attuale panorama assistenziale nei confronti dell’EA da parte dei vari centri specialistici reumatologici della regione c) verifica sul campo dell’applicabilità del modello di EAC selezionato in un contesto provinciale limitato (provincia di Ferrara) e) miglioramento delle conoscenze in tema di organizzazione delle EAC e del percorso diagnostico terapeutico per l’EA f) miglioramento della “awareness” dei Medici di Medicina Generale (MMG) del territorio ferrarese nei confronti del problema EA anche attraverso la sperimentazione e la valutazione di efficacia di un modello formativo innovativo g) consolidamento della collaborazione con l’Associazione regionale dei malati reumatici (AMRER) in ordine alla sensibilizzazione della popolazione al problema dell’EA.

Early Arthritis Clinic: analisi dei modelli organizzativi e prospettive di miglioramento del percorso assistenziale nel territorio regionale.

GOVONI, Marcello
2009

Abstract

NOTA : Il progetto è stato inserito nel Programma di ricerca Regione-Università 2007-2009, Area 2 - “Ricerca per il Governo clinico” ed è stato accettato e finanziato per un totale di 250.000 euro. A disposizione lettera della Commissione Regionale di Valutazione recante parere favorevole, inviata in data 26-6-2009 1. Background La disponibilità di nuovi e potenti farmaci di fondo (farmaci bio-tecnologici) ed il sostanziale cambiamento delle strategie terapeutiche nell’approccio ai reumatismi infiammatori cronici ed in particolare all’artrite reumatoide, hanno decisamente mutato l’attuale scenario per quanto attiene agli outcomes perseguibili. La remissione clinica, l’arresto della progressione del danno radiologico ed il conseguente miglioramento della qualità di vita dei pazienti sono ora diventati obiettivi raggiungibili in una quota significativa di pazienti affetti da tale patologia. Vi è ormai ampia evidenza che la diagnosi precoce, una corretta stadiazione prognostica, il precoce intervento terapeutico ed un assiduo controllo ravvicinato dei pazienti nelle fasi iniziali (tight control) della malattia rappresentano i punti di forza di questo mutato panorama (si veda l’allegata appendice A per una analitica nota bibliografica). L’istituzione in molti paesi europei e statunitensi di centri specialistici dedicati (Early Arthritis Clinics : EAC) che hanno permesso di affrontare in modo innovativo e più efficace il problema della Early Arthritis (EA) ha avuto un ruolo determinante nel configurare questo nuovo scenario (cfr. appendice A). La presenza anche nel nostro territorio regionale di centri specialistici con caratteristiche idonee a svolgere il ruolo di Early Arthritis Clinics (EAC) rappresenta pertanto una premessa essenziale per la gestione ottimale dell’intero percorso diagnostico-terapeutico in questo settore e per la realizzazione di una rete assistenziale adeguata ai nuovi bisogni di salute. Punti critici di questo percorso sono la mancanza di una definizione condivisa degli “standard minimi qualitativi” per la identificazione ed istituzione delle EAC e il ritardo nell'invio dei pazienti dal medico di medicina generale (MMG) a centri specialistici di riferimento, che ancora oggi si registra in molte situazioni. 2. Obiettivi a) Analisi dei modelli di EAC sino ad ora proposti e sperimentati e identificazione delle caratteristiche essenziali ed imprescindibili (requisiti minimi) per la costruzione di un modello ideale applicabile nella realtà regionale b) preliminare verifica “sul campo” dell’applicabilità di tale modello in un contesto locale (provincia di Ferrara) c) valutazione della performance del modello selezionato dopo un anno di attività d) Acquisizione di informazioni sugli assetti organizzativi attualmente esistenti nei centri specialistici regionali per la gestione dell'EA e verifica del loro scostamento rispetto ad un modello ideale e) acquisizione di informazioni integrative ricavabili da un piccolo campione selezionato tra alcuni centri di eccellenza nazionali ove da qualche anno sono attivi modelli di EAC 3. Metodi a) Analisi sistematica della letteratura esistente sui modelli di EAC realizzati a livello nazionale ed internazionale b) definizione dei requisiti minimi per la realizzazione di un modello ideale di EAC e sua preliminare sperimentazione sul campo nella provincia di Ferrara d) Identificazione di idonei indicatori atti a valutare la performance del modello di EAC applicato nel territorio ferrarese. b) Survey regionale dei modelli assistenziali attualmente esistenti per la gestione dell’EA mediante diffusione di un questionario ad hoc, integrata da una indagine conoscitiva a campione condotta in alcuni centri di eccellenza nazionali 4. Risultati attesi a) Definizione di un modello ideale di EAC applicabile e trasferibile nel territorio regionale b) censimento dell’attuale panorama assistenziale nei confronti dell’EA da parte dei vari centri specialistici reumatologici della regione c) verifica sul campo dell’applicabilità del modello di EAC selezionato in un contesto provinciale limitato (provincia di Ferrara) e) miglioramento delle conoscenze in tema di organizzazione delle EAC e del percorso diagnostico terapeutico per l’EA f) miglioramento della “awareness” dei Medici di Medicina Generale (MMG) del territorio ferrarese nei confronti del problema EA anche attraverso la sperimentazione e la valutazione di efficacia di un modello formativo innovativo g) consolidamento della collaborazione con l’Associazione regionale dei malati reumatici (AMRER) in ordine alla sensibilizzazione della popolazione al problema dell’EA.
2009
Govoni, Marcello
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