La conservazione delle imbarcazioni d’epoca con struttura lignea, con riferimento alle imbarcazioni in uso (e non in situazione museale), solleva numerosi interrogativi. La mancanza di continuità nella trasmissione del sapere artigianale ha provocato una drastica riduzione dei cantieri attivi nel restauro (ma anche nella realizzazione) di imbarcazioni classiche in legno e una conseguente perdita di conoscenze tecniche e operative, tanto da non garantire sempre una consapevole e rispettosa possibilità di intervento sull’esistente. Tale problematicità nell’intervento, in relazione principalmente alle prestazioni che deve sostenere un natante, ha portato finora a un processo di sostituzione graduale delle componenti delle imbarcazioni, che seppure garantisce i requisiti necessari per la navigazione, si coniuga con difficoltà con gli obiettivi di conservazione del materiale originario e del carattere proprio delle imbarcazioni medesime. Né pare corretto pensare che la messa a riposo (in strutture museali o in attracchi dedicati) possa costituire l’unica e preferenziale soluzione al problema, sia per la perdita di funzione dei natanti, sia perché le imbarcazioni all’ormeggio sono sottoposte a fenomeni di degrado specifici e assai più gravi che le imbarcazioni che navigano con regolarità.
Le imbarcazioni storiche in uso: problemi e ipotesi per la definizione delle metodologie di conservazione e restauro della struttura lignea
FABBRI, Rita;BISSI, Lara;
2009
Abstract
La conservazione delle imbarcazioni d’epoca con struttura lignea, con riferimento alle imbarcazioni in uso (e non in situazione museale), solleva numerosi interrogativi. La mancanza di continuità nella trasmissione del sapere artigianale ha provocato una drastica riduzione dei cantieri attivi nel restauro (ma anche nella realizzazione) di imbarcazioni classiche in legno e una conseguente perdita di conoscenze tecniche e operative, tanto da non garantire sempre una consapevole e rispettosa possibilità di intervento sull’esistente. Tale problematicità nell’intervento, in relazione principalmente alle prestazioni che deve sostenere un natante, ha portato finora a un processo di sostituzione graduale delle componenti delle imbarcazioni, che seppure garantisce i requisiti necessari per la navigazione, si coniuga con difficoltà con gli obiettivi di conservazione del materiale originario e del carattere proprio delle imbarcazioni medesime. Né pare corretto pensare che la messa a riposo (in strutture museali o in attracchi dedicati) possa costituire l’unica e preferenziale soluzione al problema, sia per la perdita di funzione dei natanti, sia perché le imbarcazioni all’ormeggio sono sottoposte a fenomeni di degrado specifici e assai più gravi che le imbarcazioni che navigano con regolarità.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.