Il presente progetto nasce in risposta ai punti delineati nel documento “Carta di Siracusa” che tratta della conservazione, fruizione e gestione delle architetture teatrali antiche. Questo importante contributo fa proprie e sviluppa le conclusioni di simili documenti precedenti (Carta di Verona, Dichiarazione di Segesta, Carta di Ferrara etc..) circa il corretto approccio nei riguardi delle azioni sui teatri antichi. In particolare nella Carta di Siracusa è discusso e messo in evidenza il ruolo dell’acustica e dell’illuminotecnica nella valorizzazione, tutela e uso dei teatri antichi che si trovano nell’area del Mediterraneo. Come e più che nel passato infatti l’acustica e l’illuminotecnica giocano un ruolo decisivo nella vita dei teatri sia per l’aspetto museale che funzionale. Innanzitutto è bene ricordare come l’acustica sia un bene culturale proprio dei teatri antichi e come tale necessiti di una specifica strategia di conservazione. Per essa è quindi necessario fornire un supporto tecnico completo che permetta da un lato di conoscere il bene culturale e dall’altro di poterlo tramandare intatto alle future generazioni. Rispetto al passato poi sono state moltiplicate le tipologie di spettacoli che si svolgono nei teatri antichi e quindi i requisiti acustici che caratterizzano l’utilizzo moderno delle strutture deve senz’altro tenerne conto. Anche le esigenze scenotecniche ed impiantistiche per gli spettacoli moderni sono mutate profondamente rispetto al passato ed è quindi oggi necessario “aggiungere” al teatro dispositivi e strutture ad esso estranee in origine. Per affrontare le problematiche così delineate la “Carta di Siracusa” auspica la costituzione di gruppi tecnici e di ricerca a supporto delle Soprintendenze e dei responsabili gestionali dei teatri che possano così trovare raccolti e definiti i criteri di idoneità per l’utilizzo attuale delle strutture teatrali.

Risorse per la fruizione, tutela e valorizzazione acustica e visiva dei teatri antichi

POMPOLI, Roberto
2005

Abstract

Il presente progetto nasce in risposta ai punti delineati nel documento “Carta di Siracusa” che tratta della conservazione, fruizione e gestione delle architetture teatrali antiche. Questo importante contributo fa proprie e sviluppa le conclusioni di simili documenti precedenti (Carta di Verona, Dichiarazione di Segesta, Carta di Ferrara etc..) circa il corretto approccio nei riguardi delle azioni sui teatri antichi. In particolare nella Carta di Siracusa è discusso e messo in evidenza il ruolo dell’acustica e dell’illuminotecnica nella valorizzazione, tutela e uso dei teatri antichi che si trovano nell’area del Mediterraneo. Come e più che nel passato infatti l’acustica e l’illuminotecnica giocano un ruolo decisivo nella vita dei teatri sia per l’aspetto museale che funzionale. Innanzitutto è bene ricordare come l’acustica sia un bene culturale proprio dei teatri antichi e come tale necessiti di una specifica strategia di conservazione. Per essa è quindi necessario fornire un supporto tecnico completo che permetta da un lato di conoscere il bene culturale e dall’altro di poterlo tramandare intatto alle future generazioni. Rispetto al passato poi sono state moltiplicate le tipologie di spettacoli che si svolgono nei teatri antichi e quindi i requisiti acustici che caratterizzano l’utilizzo moderno delle strutture deve senz’altro tenerne conto. Anche le esigenze scenotecniche ed impiantistiche per gli spettacoli moderni sono mutate profondamente rispetto al passato ed è quindi oggi necessario “aggiungere” al teatro dispositivi e strutture ad esso estranee in origine. Per affrontare le problematiche così delineate la “Carta di Siracusa” auspica la costituzione di gruppi tecnici e di ricerca a supporto delle Soprintendenze e dei responsabili gestionali dei teatri che possano così trovare raccolti e definiti i criteri di idoneità per l’utilizzo attuale delle strutture teatrali.
2005
Pompoli, Roberto
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