Il Museo Geologico Giovanni Capellini offre un ampio panorama di ricche collezioni di importanza storica e scientifica in virtù della presenza di numerosi e diversi tipi paleontologici. Per incoraggiare sia la ricerca e la conoscenza scientifica degli studiosi di tutto il mondo sia la divulgazione didattica delle collezioni alle varie tipologie di visitatori e utenti del museo, i responsabili delle collezioni museali hanno deciso di sfruttare tutte le potenzialità offerte dalle odierne tecnologie digitali. Infatti in occasione del centenario del montaggio di uno dei suoi reperti paleontologici di maggior pregio, un esemplare del Diplodocus carnegiei, (1909- 2009), di circa 26 metri di lunghezza, restaurato e rimontato secondo le più moderne conoscenze anatomiche e fisiologiche, il Museo Geologico ha deciso di organizzare un evento espositivo e didattico al fine di favorire la diffusione del sapere scientifico in campo geologico e paleontologico, inclusa la paleontologia dei vertebrati. Questo argomento sarà oggetto di un congresso internazionale che si svolgerà parallelamente alla mostra. Partendo dall’esigenza di facilitare l’accesso, la divulgazione e lo studio scientifico dei dati morfometrici relativi ai tipi paleontologici conservati al Museo, in collaborazione con il centro DIAPReM è stato avviato un progetto di ricerca basato sulla digitalizzazione di alcuni fra i reperti più significativi presenti all’interno del patrimonio museale. L’incredibile varietà, sia morfometrica sia dimensionale, dei tipi prescelti, ha determinato l’impiego di differenti metodologie di rilievo, al fine di garantire la massima precisione, gestione e fruizione dei modelli realizzati. L’elaborazione dei dati raccolti costituirà parte integrante dell’allestimento della mostra sotto forma di modelli digitali interattivi e produzioni video; parallelamente i diversi modelli morfometrici verranno installati on-line in modo da essere accessibili a studiosi italiani e stranieri.
Metodologie per la valorizzazione e digitalizzazione di reperti fossili. Il rilievo morfometrico dei tipi paleontologici del Museo Geologico Giovanni Capellini
BALZANI, Marcello;FERRARI, Federico;VANUCCI, Cristina
2009
Abstract
Il Museo Geologico Giovanni Capellini offre un ampio panorama di ricche collezioni di importanza storica e scientifica in virtù della presenza di numerosi e diversi tipi paleontologici. Per incoraggiare sia la ricerca e la conoscenza scientifica degli studiosi di tutto il mondo sia la divulgazione didattica delle collezioni alle varie tipologie di visitatori e utenti del museo, i responsabili delle collezioni museali hanno deciso di sfruttare tutte le potenzialità offerte dalle odierne tecnologie digitali. Infatti in occasione del centenario del montaggio di uno dei suoi reperti paleontologici di maggior pregio, un esemplare del Diplodocus carnegiei, (1909- 2009), di circa 26 metri di lunghezza, restaurato e rimontato secondo le più moderne conoscenze anatomiche e fisiologiche, il Museo Geologico ha deciso di organizzare un evento espositivo e didattico al fine di favorire la diffusione del sapere scientifico in campo geologico e paleontologico, inclusa la paleontologia dei vertebrati. Questo argomento sarà oggetto di un congresso internazionale che si svolgerà parallelamente alla mostra. Partendo dall’esigenza di facilitare l’accesso, la divulgazione e lo studio scientifico dei dati morfometrici relativi ai tipi paleontologici conservati al Museo, in collaborazione con il centro DIAPReM è stato avviato un progetto di ricerca basato sulla digitalizzazione di alcuni fra i reperti più significativi presenti all’interno del patrimonio museale. L’incredibile varietà, sia morfometrica sia dimensionale, dei tipi prescelti, ha determinato l’impiego di differenti metodologie di rilievo, al fine di garantire la massima precisione, gestione e fruizione dei modelli realizzati. L’elaborazione dei dati raccolti costituirà parte integrante dell’allestimento della mostra sotto forma di modelli digitali interattivi e produzioni video; parallelamente i diversi modelli morfometrici verranno installati on-line in modo da essere accessibili a studiosi italiani e stranieri.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.