L'articolo prende spunto da un (criptico) passaggio testuale contenuto nell'ord. n. 9/1997 della Corte costituzionale, per interrogarsi - su di un piano ben più generale - se vi siano argomenti (ed entro quali paletti) per denunciare l'incostituzionalità di una legge di ripristino di una normativa abrogata in via referendaria. In aggiunta alle (contrastanti) teorie elaborate dalla dottrina in argomento - che vengono comunque sinteticamente richiamate - l'articolo propone una strada alternativa: esso s'interroga infatti se siano ricavabili dall'ordinamento degli appigli che giustifichino l'esistenza di un vincolo temporalmente limitato posto al legislatore che intervenga successivamente a un referendum abrogativo con l'intento di replicare la disciplina bocciata dalla consultazione popolare. A tale scopo, si applicano pertanto gli approdi della dottrina e della giurisprudenza che hanno ragionato di una c.d. illegittimità costituzionale sopravvenuta; ciò al fine d'individuare i diversi momenti che, in base alle circostanze, renderebbero inammissibile oppure - al contrario - costituzionalmente possibile un simile intervento del legislatore.
Voto referendario, ripristino della normativa abrogata e ruolo della Corte
VERONESI, Paolo
1997
Abstract
L'articolo prende spunto da un (criptico) passaggio testuale contenuto nell'ord. n. 9/1997 della Corte costituzionale, per interrogarsi - su di un piano ben più generale - se vi siano argomenti (ed entro quali paletti) per denunciare l'incostituzionalità di una legge di ripristino di una normativa abrogata in via referendaria. In aggiunta alle (contrastanti) teorie elaborate dalla dottrina in argomento - che vengono comunque sinteticamente richiamate - l'articolo propone una strada alternativa: esso s'interroga infatti se siano ricavabili dall'ordinamento degli appigli che giustifichino l'esistenza di un vincolo temporalmente limitato posto al legislatore che intervenga successivamente a un referendum abrogativo con l'intento di replicare la disciplina bocciata dalla consultazione popolare. A tale scopo, si applicano pertanto gli approdi della dottrina e della giurisprudenza che hanno ragionato di una c.d. illegittimità costituzionale sopravvenuta; ciò al fine d'individuare i diversi momenti che, in base alle circostanze, renderebbero inammissibile oppure - al contrario - costituzionalmente possibile un simile intervento del legislatore.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.