Il giacimento di Monte Prà della Vacca / Kuhwiesenkopf è stato scoperto nel 1999 da Michael Wachtler di San Candido, al quale si deve anche la raccolta della maggior parte del materiale. Compresa fin dall'inizio la grande importanza del deposito, soprattutto per la straordinaria abbondanza di resti macrovegetali, la Prof.ssa Broglio Loriga ha costituito un gruppo di ricerca, formato da specialisti di università italiane e straniere, per studiarne la collocazione stratigrafica, il contenuto paleontologico ed il contesto paleoambientale e paleoclimatico. Il versante settentrionale di Monte Prà della Vacca / Kiihwiesenkopf, contenente il silo paleontologico, è stato recentemente sottoposto a vincolo dalla Soprintendenza ai Beni Culturali della Provincia Autonoma di Bolzano. Le ricerche fin qui condotte hanno permesso di raggiungere importanti risultati nella collocazione temporale del giacimento e sugli esemplari recuperati. In particolare è tra i pochi giacimenti al mondo che documentano la biodiversità delle piante terrestri durante le prime fasi di ripristino biologico conseguente l’estinzione di massa permo-triassica.
Il giacimento anisico (Triassico Medio) di Monte Prà della Vacca / Kühwiesenkopf (Dolomiti di Braies).
POSENATO, Renato;KUSTATSCHER, Evelyn;
2004
Abstract
Il giacimento di Monte Prà della Vacca / Kuhwiesenkopf è stato scoperto nel 1999 da Michael Wachtler di San Candido, al quale si deve anche la raccolta della maggior parte del materiale. Compresa fin dall'inizio la grande importanza del deposito, soprattutto per la straordinaria abbondanza di resti macrovegetali, la Prof.ssa Broglio Loriga ha costituito un gruppo di ricerca, formato da specialisti di università italiane e straniere, per studiarne la collocazione stratigrafica, il contenuto paleontologico ed il contesto paleoambientale e paleoclimatico. Il versante settentrionale di Monte Prà della Vacca / Kiihwiesenkopf, contenente il silo paleontologico, è stato recentemente sottoposto a vincolo dalla Soprintendenza ai Beni Culturali della Provincia Autonoma di Bolzano. Le ricerche fin qui condotte hanno permesso di raggiungere importanti risultati nella collocazione temporale del giacimento e sugli esemplari recuperati. In particolare è tra i pochi giacimenti al mondo che documentano la biodiversità delle piante terrestri durante le prime fasi di ripristino biologico conseguente l’estinzione di massa permo-triassica.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.