La forza stigmatizzante che sprigiona da una norma in vigore, diretta a rimediare il possibile condizionamento subito dal giudice nella propria attività decisoria, non viene meno solo perché l’applicazione della norma medesima è differita nel tempo. La previsione secondo cui il giudice è passibile di ricusazione se, nell’esercizio delle proprie funzioni, esprime una valutazione anticipata di colpevolezza dell’imputato fuori dei casi in cui la legge processuale consente accertamenti di responsabilità, sembra eleggere l’illegittimità del provvedimento a sintomo di un eccesso di potere, idoneo a determinare il cambiamento del magistrato ove quest’ultimo manifesti pure un quid pluris di animosità verso l’imputato.
Commento agli articoli 3-bis, 4 e 5 del decreto-legge 24 maggio 1999 n. 145 convertito con modificazioni dalla legge 22 luglio 1999 n. 234 - «Disposizioni urgenti in materia di istituzione del giudice unico di primo grado»
NEGRI, Daniele
1999
Abstract
La forza stigmatizzante che sprigiona da una norma in vigore, diretta a rimediare il possibile condizionamento subito dal giudice nella propria attività decisoria, non viene meno solo perché l’applicazione della norma medesima è differita nel tempo. La previsione secondo cui il giudice è passibile di ricusazione se, nell’esercizio delle proprie funzioni, esprime una valutazione anticipata di colpevolezza dell’imputato fuori dei casi in cui la legge processuale consente accertamenti di responsabilità, sembra eleggere l’illegittimità del provvedimento a sintomo di un eccesso di potere, idoneo a determinare il cambiamento del magistrato ove quest’ultimo manifesti pure un quid pluris di animosità verso l’imputato.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
