Nel volume l’autrice si propone di indagare sulle ragioni simboliche del Giudizio Universale commissionato da Papa Clemente VII a Michelangelo nell’aprile del 1535. La ricerca prende avvio con le riflessioni sui profondi legami che storicamente intercorsero tra i Temi Cosmologici e la Religione Cristiana, ricercando nelle testimonianze della Tradizione Iconografica le ricadute di un dibattito cosmologico mai sopito. In quest’ambito si inseriscono le valutazioni sulle relazioni tra Cosmologia ed il tema narrativo del Giudizio Universale, nonché le prime ipotesi sulle Intenzionalità simboliche perseguite dagli artisti con tale tema narrativo. Utilizzando un ampio apparato di immagini l’autrice presenta le origini del Modello iconografico del Giudizio Universale attraverso rappresentazioni miniate, affreschi e mosaici. Le esperienze, prevalentemente scultoree, esistenti in molti portali medioevali delle chiese Nord-Europee, vengono giustapposte a quelle italiane. Tra gli esempi: il mosaico del Giudizio Universale del Battistero Fiorentino, Giotto nella Cappella Arena di Padova, diverse opere di Fra’ Angelico e Luca Signorelli. L’autrice affronta poi l’analisi del Giudizio Universale di Michelangelo nelle sue componenti storiche e formali, ricordando l’iter storiografico della vicenda sino al periodo contemporaneo. La seconda parte del libro è dedicata alle Fonti (religiose, letterarie, filosofiche, scientifiche).

Sun Symbolism and cosmology in Michelangelo’s “Last Judgement” di Valerie Shrimplin

INCERTI, Manuela
2001

Abstract

Nel volume l’autrice si propone di indagare sulle ragioni simboliche del Giudizio Universale commissionato da Papa Clemente VII a Michelangelo nell’aprile del 1535. La ricerca prende avvio con le riflessioni sui profondi legami che storicamente intercorsero tra i Temi Cosmologici e la Religione Cristiana, ricercando nelle testimonianze della Tradizione Iconografica le ricadute di un dibattito cosmologico mai sopito. In quest’ambito si inseriscono le valutazioni sulle relazioni tra Cosmologia ed il tema narrativo del Giudizio Universale, nonché le prime ipotesi sulle Intenzionalità simboliche perseguite dagli artisti con tale tema narrativo. Utilizzando un ampio apparato di immagini l’autrice presenta le origini del Modello iconografico del Giudizio Universale attraverso rappresentazioni miniate, affreschi e mosaici. Le esperienze, prevalentemente scultoree, esistenti in molti portali medioevali delle chiese Nord-Europee, vengono giustapposte a quelle italiane. Tra gli esempi: il mosaico del Giudizio Universale del Battistero Fiorentino, Giotto nella Cappella Arena di Padova, diverse opere di Fra’ Angelico e Luca Signorelli. L’autrice affronta poi l’analisi del Giudizio Universale di Michelangelo nelle sue componenti storiche e formali, ricordando l’iter storiografico della vicenda sino al periodo contemporaneo. La seconda parte del libro è dedicata alle Fonti (religiose, letterarie, filosofiche, scientifiche).
2001
Giudizio universale; MICHELANGELO; cappella sistina
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