Negli ultimi decenni, in moltissimi Paesi si è assistito al progressivo riconoscimento dei fattori culturali come elementi fondanti dell'identità personale di quanti appartengono a ceppi etnici autoctoni. In questo senso, nel Nord come nel Sud America, in Afnca come in Asia, i popoli "nativi" dimostratisi capaci di mantenere almeno parzialmente in vita le strutture economiche, culturali e politiche originarie si sono visti attribuire, in misura sempre più generosa, una sorta di diritto a tutelare le proprie tradizioni, e dunque a mantenere abitudini e comportamenti espressivi della loro particolare concezione del mondo: in alcuni casi, persino laddove tali abitudini e comportamenti confliggano apertamente con le regole proprie dell'ordinamento nazionale. Questo vistosissimo processo di crescente "tolleranza culturale" nei confronti dei soggetti appartenenti a minoranze 'nazionali' si fonda, innanzitutto, sul c+d. "diritto all'autodeterminazione" dei popoli e, più in generale, sull'acquisita consapevolezza dell'esistenza di "diritti ancestrali" legittimamente rivendicabili dalle popolazioni indigene a salvaguardia delle rispettive culture. Ed infatti, sempre più numerosi sono i testi internazionali (per vero, spesso carenti di vincolatività) rivelatori dell'accresciuta considerazione verso i "codici identificativi" dei gruppi originari, verso gli stili di vita di questi ultimi.

Minoranze culturali e diritto penale

BERNARDI, Alessandro
2005

Abstract

Negli ultimi decenni, in moltissimi Paesi si è assistito al progressivo riconoscimento dei fattori culturali come elementi fondanti dell'identità personale di quanti appartengono a ceppi etnici autoctoni. In questo senso, nel Nord come nel Sud America, in Afnca come in Asia, i popoli "nativi" dimostratisi capaci di mantenere almeno parzialmente in vita le strutture economiche, culturali e politiche originarie si sono visti attribuire, in misura sempre più generosa, una sorta di diritto a tutelare le proprie tradizioni, e dunque a mantenere abitudini e comportamenti espressivi della loro particolare concezione del mondo: in alcuni casi, persino laddove tali abitudini e comportamenti confliggano apertamente con le regole proprie dell'ordinamento nazionale. Questo vistosissimo processo di crescente "tolleranza culturale" nei confronti dei soggetti appartenenti a minoranze 'nazionali' si fonda, innanzitutto, sul c+d. "diritto all'autodeterminazione" dei popoli e, più in generale, sull'acquisita consapevolezza dell'esistenza di "diritti ancestrali" legittimamente rivendicabili dalle popolazioni indigene a salvaguardia delle rispettive culture. Ed infatti, sempre più numerosi sono i testi internazionali (per vero, spesso carenti di vincolatività) rivelatori dell'accresciuta considerazione verso i "codici identificativi" dei gruppi originari, verso gli stili di vita di questi ultimi.
2005
Bernardi, Alessandro
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